Sapete come funziona davvero il contratto di lavoro che vi permette di usufruire di un’auto aziendale? Ecco solitamente chi ha diritto a questa vantaggiosa opzione aziendale!
Non tutti i lavori sono uguali e soprattutto, non tutti i lavori vi danno un’auto aziendale, ottima per completare gli spostamenti di lavoro e in alcuni, rari casi, anche per quelli personali del lavoratore. Queste vetture sono solitamente previste per lavori che richiedono al dipendente di muoversi molto ma a volte, ci sono dei dettagli importanti da sapere in merito. Ecco tutto quello che non hai mai osato chiedere sull’automobile aziendale.
Per iniziare che cos’è un’automobile aziendale? L’auto aziendale è una vettura che viene concessa al lavoratore per i suoi spostamenti legati al periodo di occupazione da un’azienda o una qualsiasi ditta ma che si può spesso utilizzare anche come bene personale, rientrando nei così detti fringe benefit, il che significa che la vettura viene considerata un vero e proprio bene del lavoratore la cui fruizione viene documentata nella busta paga.
Le auto aziendali sono generalmente immatricolate, intestate e assicurate a carico della compagnia che usa una partita IVA per registrare il bene. Ma quali sono le regole principali da seguire per un lavoratore che utilizza questo tipo di benefit? E soprattutto, come capire se il lavoro che state per svolgere vi permette di utilizzare questo veicolo anche per le vostre faccende private, stando ben attenti a non infrangere la policy della vostra azienda?
Cosa non fare e cosa fare
Tanto per cominciare, se il vostro datore di lavoro decide di fornirvi – o di darvi la possibilità di usare – una automobile aziendale, sarà tutto documentato nei moduli che vi verrà chiesto di compilare per il lavoro in questione al momento dell’assunzione. Nel caso il lavoro vi offra una vettura aziendale ci saranno sicuramente delle regole da seguire che variano di azienda in azienda: la più comune è quella di rispettare il Codice della Strada in modo scrupoloso, pena, la revoca dell’auto al lavoratore, l’obbligo di pagare le multe o addirittura il licenziamento.
Molte aziende usano la cosiddetta politica dell’Uso Promiscuo per fornire automobili aziendali ai dipendenti: questo significa che il lavoratore userà l’automobile sia durante le ore di lavoro che nel tempo libero ma pagando la benzina in base a quanto stipulato nel contratto – spesso si divide la spesa con il datore di lavoro – e soprattutto accettando una tassazione variabile: l’auto aziendale, infatti, viene presa in considerazione dalle autorità per determinare il reddito di un cittadino.
In generale, c’è una sola cosa da fare se volete essere sicuri di come la vostra azienda gestisca la storia delle automobili aziendali: leggere molto bene il contratto o chiedere direttamente informazioni al datore di lavoro così da avere un quadro più chiaro di ciò che potete e non potete fare con la vettura.