La Casa romena sta avendo uno sviluppo clamoroso con proposte sempre più smart e tecnologiche. L’ultima nata ha tutto per fare il boom di vendite in Italia.
I SUV, acronimo di “Sport Utility Vehicle”, sono belli, eleganti e di qualità, con design sempre più innovativo e tecnologico. Questi veicoli versatili e spaziosi sono diventati un’icona della società moderna, una vera tendenza e uno status symbol. Nascono per soddisfare le esigenze dei conducenti che cercano comfort, prestazioni e versatilità.

I primi SUV sono stati sviluppati negli anni ’30 e ’40, come veicoli da lavoro e fuoristrada. Erano praticamente delle SW rialzate, con trazione integrale, dotati di caratteristiche come telaio rigido, sospensioni robuste e pneumatici larghi per affrontare terreni accidentati. Il nuovo top di gamma di Dacia è la Bigster, grande sia nel nome che nelle dimensioni, incarna al meglio il concetto classico di SUV di segmento C. Lunga 4,57 m (23 cm in più rispetto alla Duster), la Bigster ha una larghezza leggermente sotto la media, con un valore di 1,81 m.
L’altezza di 1,71 m è davvero importante e lascia immaginare il confort, stesso discorso per il passo: 2,70 metri non sono pochi e possono favorire lo spazio per le gambe dei passeggeri posteriori. Il bagagliaio ha una capacità minima di 667 litri, ampliabile abbattendo i sedili posteriori con le levette del sistema Easy Fold. Lo stile della Dacia Bigster ricalca quello della Duster, con linee muscolose e superfici scolpite. Nell’alto frontale cambiano solo il paraurti e la cornice dei fendinebbia; quasi identico il retro, dove spiccano le originali luci a “Y sdraiata” e il grande spoiler sopra il lunotto.
La potenza della Dacia Bigster
Per la Dacia Bigster sono state previste solo versioni ibride a benzina (o anche a Gpl). Le mild hybrid (solo con cambio manuale a 6 marce, a trazione anteriore o 4×4, queste ultime con 9 CV in meno) hanno sotto il cofano un 1.2 turbo a tre cilindri, abbinato a un motore elettrico a 48 volt che dà il suo contributo in partenza e in accelerazione. La 1.2 c’è anche a Gpl, con serbatoio del gas di 49 litri, solo a trazione anteriore. Una valida soluzione per chi cerca una alternativa alla Sandero.

C’è poi la versione full hybrid, spinta da un quattro cilindri in coppia con due motori elettrici, uno collegato alla trasmissione finale e un altro che sincronizza gli innesti del cambio robotizzato con 4 rapporti per il motore a combustione interna e due per quelli elettrici. Rispetto alla Duster full hybrid, il motore a benzina passa da 1.6 a 1.8 con 156 CV (15 in più). Il prezzo da € 24.800 la rende super competitiva sul mercato.