Per combattere l’inquinamento atmosferico in molte città italiane scattano i divieti: scopri con noi se puoi o meno circolare
I dati sono drammatici, le soluzioni pratiche poche e ogni volta gli automobilisti sono i primi ad essere colpiti, per motivi assolutamente comprensibili. Ecco perché sempre meglio essere informati su chi può o meno circolare nelle principali città italiane.
Tutti parte dai numeri, quelli evidenziati ancora una volta dal rapporto di Legambiente, “Mal’Aria di città 2023”. In totale 29 città su 95 in Italia lo scorso anno hanno superato i limiti giornalieri di polveri sottili. In più ci sono altre cifre, quelle delle morti nel nostro Paese legate all’inquinamento atmosferico: circa 80mila decessi, in gran parte prematuri.
Numeri che collocano l’Italia in testa a questa speciale classifica in Europa, davanti a Polonia, Malta e Cipro. Se la prima causa di morte in Italia è legata a patologie dell’apparato cardiovascolare, la seconda è per patologie dell’apparato respiratorio. Quindi ridurre i livelli di polveri sottili e tutti gli altri agenti inquinanti è la prima preoccupazione di tutte le amministrazioni comunali.
Andando nel dettaglio, tra le città che devono lavorare ancora molto per ridurre le loro concentrazioni di PM10 ci sono Torino e Milano che devono scendere del 43%. Invece per il biossido di azoto, Monza del 60%, Milano del 57%, Torino del 55%. Più in generale sono soprattutto le città del Nord Italia ad essere pesantemente inquinate e questo comporta la scelta dei blocchi della circolazione.
Quando scattano i divieti ormai non sono più soltanto le auto diesel ad essere toccate ma anche i modelli a benzina. In attesa di capire se e quando entrerà in vigore la nuova normativa Euro 7, intanto chi possiede un modello Euro 5 benzina è a forte rischio. Vediamo dove e come.
Puoi circolare con la tua auto a benzina? Come funziona nelle due principali città italiane
Partiamo con il nostro Giro d’Italia con Roma, che in fondo l’ultimo tappa del Giro (ma in bici) la ospiterà pure. Almeno per il momento le Euro 5 sono salve perché il divieto scatterà soltanto dal 2030 mentre ad essere penalizzate sono altre categorie di auto a benzina.
Nella Fascia Verde, cioé la Ztl che comprende una bella fetta del Grande Raccordo Anulare, non possono accedere, circolare e sostare le auto a benzina fino a Euro 2, inclusi i bifuel benzina/gpl e benzina/metano. Solo nel caso fosse superato il valore limite per gli inquinanti atmosferici, potranno essere adottate misure straordinarie che estendono il blocco per le auto a benzina fino alle Euro 3.
Sempre a Roma, durante le cosiddette Domeniche Ecologiche, è previsto il divieto totale di circolazione per il traffico privato, comprese le auto a benzina fino a Euro 6. Comincia dalle 7:30 fino alle 12:30 e poi dalle 16:30 alle 20:30.
Il Comune però ha già programmato misure valide dal 1° novembre al 31 marzo di ogni anno. In particolare dal 1° novembre 2023 in Fascia Verde stop alle auto diesel Euro 4 con orario 7:30-20:30. E dal 1° novembre 2024 sempre in Fascia Verde stop alle auto diesel Euro 5 nella fascia oraria 7:30-20:30.
Molto diverso invece il discorso per la Lombardia in generale e per Milano in particolare. Esistono misure permanenti e quindi valide tutto l’anno e altre che scattano solo nel semestre invernale che va da ottobre a marzo. Limitano di fatto la circolazione in ben 209 Comuni di Fascia 1 e nei Comuni di Fascia 2 con oltre 30.000 abitanti. Sempre tra il 1° ottobre e il 31 marzo di ogni anno sono previste misure temporanee, in caso di superamento delle soglie limite di PM10.
A Milano dallo scorso 1° ottobre 2022 vige il divieto di circolazione in Area B, la Ztl che comprende gran parte del territorio comunale, e nell’Area C centrale. Il comune lo ha allargato anche alle auto a benzina Euro 2.
In realtà c’è un programma preciso che arriverà ad escludere dal traffico cittadino fino alle Euro 5.
- Dal 1° ottobre 2025: in Area B stop alle auto benzina Euro 3 (in Area C divieto anticipato al 1° ottobre 2024)
- Dal 1° ottobre 2028: in Area B stop alle auto benzina Euro 4 (in Area C divieto anticipato al 1° ottobre 2027)
- Dal 1° ottobre 2030: solo in Area C stop alle auto benzina Euro 5.
Ma c’è un calendario anche per le auto diesel, pure in questo caso con limitazioni precise. Dal 1° ottobre 2022 divieto di circolazione in Area B e nell’Area C per le auto diesel fino ad Euro 5, anche in presenza di FAP installato sul veicolo.
- Dal 1° ottobre 2025: in Area B stop alle auto diesel Euro 6 A-B-C acquistate dopo il 31 dicembre 2018 (in Area C divieto anticipato al 1° ottobre 2024)
- Dal 1° ottobre 2028: in Area B stop alle auto diesel Euro 6 A-B-C acquistate entro il 31 dicembre 2018 (in Area C divieto anticipato al 1° ottobre 2027).
- Dal 1° ottobre 2030: in Area B stop alle auto diesel Euro 6 D e D_Temp (in Area C divieto anticipato al 1° ottobre 2029).
Permessi e divieti: un giro d’Italia alla scoperta delle limitazioni fissate da comuni e regioni
Come funziona invece in altre principali città o regioni italiane? A Torino le misure permanenti prevedono il blocco tutto l’anno, festivi compresi, delle auto a benzina fino a Euro 2 senza nessuna estensione alle classi superiori anche in caso di allerta smog. Misure simili a Bologna: blocco delle auto a benzina fino a Euro 2 oppure fino a Euro 1 in caso di bifuel benzina/gpl e benzina/metano, salvo nuovo ordine.
A Napoli per ora dal 1° ottobre al 31 marzo, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30, divieti di circolazione per le vetture Euro 0 e 1 a benzina e le diesel fino a Euro 4. Il blocco è esteso anche ai veicoli commerciali a gasolio (categorie N1, N2 e N3 inferiori o uguali a euro 4), motoveicoli e ciclomotori di categoria inferiore o uguale a Euro 2.
Infine in Veneto dal 1° ottobre 2022 sono cominciate le limitazione al traffico nei Comuni con popolazione superiore ai 10.000 abitanti per tutta la stagione autunnale e invernale, in base al livello di emissione di PM10. Il piano prevede tre gradi di allerta che vanno dal verde al rosso passando per il giallo.
In caso di allerta verde divieto di circolazione dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:30 alle ore 18:30, per i ciclomotori e motoveicoli Euro 0, autoveicoli benzina Euro 0 e 1, autoveicoli alimentati a diesel Euro 0, 1, 2, 3. E poi veicoli commerciali classificati N1, N2 e N3 alimentati a benzina Euro 0 e 1, veicoli commerciali classificati N1, N2 e N3 alimentati a diesel Euro 0, 1, 2, 3, 4.
Se il livello di allerta è giallo (primo grado di allerta) il divieto di circolazione è in vigore tutti i giorni di allerta, sempre dalle ore 8:30 alle ore 18:30 e sempre per le stesse categorie di veicoli. In caso di livello rosso, è previsto il divieto di circolazione in tutti i giorni di allerta, dalle ore 8:30 alle ore 18:30, per ciclomotori e motoveicoli euro 0 e 1, autoveicoli a uso proprio benzina Euro 0, 1 e 2, autoveicoli alimentati a diesel Euro 0, 1, 2, 3, 4 e 5.
E poi veicoli commerciali classificati N1, N2 e N3 alimentati a benzina Euro 0, 1 e 2, veicoli commerciali classificati N1, N2 e N3 alimentati a diesel Euro 0, 1, 2 e 3, 4. In ultimo, per i veicoli commerciali classificati N1, N2, N3, alimentati a diesel Euro 5, dalle ore 08:30 alle ore 12:30.