Il Governo, per cercare di ridurre gli incidenti alla guida, ha deciso di varare una stretta alle norme del Codice della Strada: ecco come cambieranno.
Si prospettano tempi duri per chi commetterà infrazioni alla guida. Il Governo, infatti, ha deciso di dare una stretta alla riforma del Codice della Strada, allo studio in questi giorni, aumentando le pene per chi commetterà illeciti. Una decisione che punta, quindi, ad inasprire le pene con il chiaro effetto di fare da deterrente contrastando così gli incidenti e le morti, episodi che si verificano ancora troppo spesso al volante.
Lo stesso Salvini, nel corso di un question time alla Camera in cui ha sottolineato che il nuovo Codice rivisto approderà a giorni in Parlamento, ha annunciato nuove misure più restrittive che puntano a punire non solo chi commetterà un reato infrangendo le regole imposte dal Codice della Strada mentre si guida, ma che avranno anche l’obiettivo di scoraggiare eventuali trasgressori con pene esemplari.
Come sarà il nuovo Codice della Strada
Una strada, quella percorsa dal Ministro per le Infrastrutture e Mobilità sostenibili, Matteo Salvini, che va quindi verso una repressione dura. E’ stato lo stesso Salvini ad annunciare che, tra le modifiche proposte e che dovranno essere accettate, ci sarà anche la nuova misura dell’alcolock per chi si mette al volante di una autovettura sotto effetto di alcol e di droghe. Una nota del ministero precisa che nel disegno di legge in fase di definizione sarà “introdotta l’obbligatorietà dell’alcolock per coloro che sono condannati per aver guidato sotto l’effetto di alcol“. Si tratta del dispositivo, già in uso in altri Paesi europei, che impedisce l’avvio dell’auto se il tasso alcolemico del guidatore è superiore a zero e che, quindi, potrebbe essere resa obbligatoria per tutti coloro che hanno già subito una condanna per questo tipo di reato.
Un’importante novità, quindi, che almeno nelle intenzioni punta a prevenire una delle principali cause di incidenti, ossia quella della guida in stato di ebbrezza. Quella dell’alcolock, però, non sarà l’unica modifica proposta da Salvini per rivoluzionare il nuovo Codice della Strada. Il decreto legge che sarà presentato, infatti, conterrà anche norme dedicate alle micromobilità come l’introduzione del casco obbligatorio e l’uso di un contrassegno indicativo per i monopattini. Oltre a questo, poi, potrebbe esserci anche l’obbligo dell’assicurazione per questi veicoli in aggiunta a pesanti sanzioni per la sosta selvaggia e la guida contromano.
Lo stesso ddl, ancora in fase di definizione e che dovrà passare attraverso l’approvazione del Parlamento, prevede anche una delega per la riforma organica dello stesso Codice della Strada. “Non mancherà nella legge una parte dedicata a promuovere attività formative in materia di circolazione stradale – spiega ancora il ministero – attribuendo crediti al rilascio della patente attraverso corsi di educazione stradale nelle scuole dell’obbligo“. L’idea alla base, quindi, è quella di educare i futuri automobilisti, oltre a coloro che sono già in possesso della patente di guida, al rispetto delle norme.
Capitolo a parte, poi, meritano gli autovelox; Salvini, infatti, ha annunciato di essere lavoro per cercare di uniformare questi strumenti a livello nazionale facendoli essere unicamente uno strumento in grado di salvare vite grazie al rilevamento della velocità e non solo “un modo per rimpinguare le casse comunali. Un conto è tutelare la sicurezza stradale, un conto intervenire in situazioni non opportune sulla mobilità. Entro giugno le Camere potranno contribuire a un Codice della Strada che intende portare più regole e più educazione sulle strade italiane”, le sue parole al riguardo. Il nuovo Codice della Strada, dunque, è pronto a nascere con regole chiare e tolleranza zero, un modo per cercare di ridurre ancora di più gli incidenti che causano ancora troppe vittime sulle strade italiane.