[galleria id=”20365″]
Ai PSA Innovation Day abbiamo scoperto come sarà, in previsione, il mondo dell’automobile nei prossimi anni. Entro il 2030 la mobilità sarà totalmente cambiata: le auto saranno a guida autonoma completa, diffuse in larga massa. La vita dei drivers, e non solo, cambierà drasticamente: ci saranno meno incidenti, meno code e soprattutto la possibilità di fare altro mentre si è a bordo. Ma quali sono le soluzioni tecnologiche che permetteranno la riuscita di questa impresa? Il Gruppo PSA ha studiato un “sistema nervoso per auto” in grado di comunicare tramite algoritmi con l’ambiente che lo circonda, prendendo tutti i dati utili anche per evitare incidenti e garantire una guida sicura.
Sistema nervoso per auto
Groupe PSA sta progettando una nuova architettura elettronica, la NEA, un vero sistema nervoso per auto connesso per realizzare l’autopilota di domani. In particolare, esso assicura la sicurezza e l’affidabilità delle autovetture. Dal 2020 tutti i veicoli progettati sulla piattaforma EMP2 saranno dotati di NEA, che sarà poi gradualmente lanciata a tutte le vetture del Gruppo. NEA fornisce l’accesso a tutte le funzionalità di automazione e di connettività dell’automobile, con il massimo livello di sicurezza operativa e protezione dei dati (cyber sicurezza).
[npleggi id=”131235″ testo=”PSA INNOVATION DAY: COME CAMBIERANNO LE NORMATIVE LEGALI CON L’AUTO AUTONOMA”]
NEA ha un design ingegnoso e rivoluzionario: l’architettura è modulare in modo che, secondo le esigenze dei clienti, il livello delle apparecchiature e la capacità elettrica ed elettronica a bordo può essere regolato. L’architettura è modulabile, con lo scopo che le innovazioni possano essere aggiunte senza rivedere l’architettura elettronica, consentendo così loro di essere rapidamente a disposizione dei clienti. La NEA connessa “over-the-air” consente ai clienti di eseguire alcune delle loro operazioni di manutenzione del veicolo, per migliorare le funzionalità disponibili e per accedere a nuovi servizi in completa sicurezza, senza dover andare in una concessionaria.
La vettura autonoma che riesce a vedere dove il guidatore non potrebbe
La percezione del suo ambiente dell’auto a guida autonoma è migliore di quella di un uomo. La capacità di rilevamento è maggiore di quella dell’occhio umano. La visione a 360 ° e fino a 200 metri di distanza è garantita da 20 sensori che utilizzano diverse tecnologie: un anello di 12 ultrasuoni, sensori, 6 telecamere, 5 radar e 1 scanner laser. Questa attrezzatura consente di aumentare l’affidabilità dei sistemi grazie alle informazioni che gli vengono fornite come: il posizionamento accurato della vettura e il riconoscimento precoce di un’altra auto, oppure il tipo di strada è possibile grazie alla mappatura ad alta definizione. Non mancherà la connettività con le auto e le infrastrutture vicine (Car-to-Car e Car-to-Infrastructure) garantite dal sensore, così come le tecnologie per anticipare i pericoli stradali non visibili. Queste soluzione di rilevazione esaltano la robustezza e l’efficacia delle informazioni elaborate dalla NEA.
[npleggi id=”131213″ testo=”PSA INNOVATION DAY: IL FUTURO È L’AUTO SICURA E AUTONOMA”]
Un’auto autonoma che prende le giuste decisioni
L’intelligenza dell’auto-guida è basata su una combinazione di dati raccolti da tutte le fotocamere, radar e laser che consentano la mappatura dinamica dell’ambiente in tempo reale. Dal 2013, Groupe PSA sta sviluppando propri algoritmi, questi dispongono di blocchi di costruzione artificiali incorporati. Per i motivi di responsabilità e funzionamento sicuro, Groupe PSA cerca di controllare la progettazione di un software di controllo dell’auto-autonoma. Dal 2015 il primo dei veicoli del Gruppo era dotato di decine di migliaia di righe di codice che si univano con le informazioni provenienti da diversi sensori. Oggi queste migliaia di righe di codice sono completamente controllate da Groupe PSA e sono inserite nell’auto-autonoma vista in prototipi. Questi algoritmi sono costruiti e convalidati utilizzando dati provenienti da numerosi test digitali: test aperti su strada dei veicoli prototipo del Gruppo che hanno compiuto diverse centinaia di migliaia di chilometri viaggiando e acquistando dati di campo. Questi processi consentono di capire l’ambiente circostante in tutte le situazioni critiche al fine di sviluppare gli algoritmi e convalidare le loro soluzioni migliori.