Le auto cinesi si stanno imponendo rapidamente anche in Europa, ma la situazione potrebbe cambiare a causa di alcuni problemi: ecco perché.
Il mercato delle auto, in Europa, sta cambiando forma: al fianco dei grandi produttori storici come Volkswagen o Fiat, solo per citare due dei marchi più famosi, si stanno affermando nuove case automobilistiche, specialmente quelle provenienti dalla Cina, che permettono di risparmiare qualcosa al momento dell’acquisto offrendo comunque una dose di tecnologia e sicurezza molto elevata.
Spesso e volentieri elettriche, dalle dimensioni generose, le auto cinesi sono riuscite a imporsi piuttosto rapidamente con tanti nuovi marchi che si stanno facendo strada nel mercato europeo. Adesso, però, la situazione potrebbe cambiare visto che uno di questi marchi sta riscontrando problemi in patria che, inevitabilmente, si ripercuotono anche sulle vendite nel Vecchio Continente.
Tra i nuovi marchi in arrivo dalla Cina uno dei più famosi è Aiways. Il brand, fondato nel 2017, è molto giovane ed è sbarcato in Europa solo nel 2020. Nel 2018 era arrivata la prima vettura, una supercar elettrica progettata da Roland Gumpert e basata sulla RG Nathalie, ma il modello non è mai stata prodotto su larga scala. Il primo veicolo di serie, invece, era stato mostrato nel 2019, in occasione del Salone di Ginevra; un SUV elettrico chiamato U5, destinato principalmente al mercato europeo – con le prime consegne annunciate per agosto 2020 – con il chiaro intento di rendere il brand uno dei primi produttori cinesi ad affermarsi in questo mercato. Subito dopo, poi, arrivò anche U6 in versione europea, versione che mostrava con orgoglio le sue origini “Made in China”, sfidando Tesla Model Y e Volkswagen ID.5 cercando il proprio posto in un mercato sempre più competitivo.
Una scalata, quella di Aiways, che però sembra essersi interrotta. Il costruttore asiatico, fondato da Fu Qiang, avrebbe infatti notevoli difficoltà finanziarie.A causa di una ristrutturazione che segue un cambio di investitore alla guida dell’azienda, infatti, i conti bancari sono bloccati, a causa delle trattative con il governo cinese, così come anche la produzione dei modelli, come riportato da Frandoid.com. Al oggi, inoltre, solo 2.600 veicoli sono stati venduti nel 2020 e 2.824 nei primi otto mesi del 2022. Il lancio dell’U6 avrebbe dovuto migliorare la situazione dell’azienda, ma dall’inizio del 2023 sono state vendute appena 92 unità in tutto il mondo.
Numeri piuttosto deludenti per il giovane brand, che non riesce a competere con il successo di Tesla e che si trova vessato dalla concorrenza cinese sempre più agguerrita di altri marchi Nio , Xpeng o anche MG e BYD , che si stanno sviluppando ad alta velocità. Sempre le informazioni del portale cinese It Home, Aiways non sarebbe nemmeno in grado di pagare l’elettricità della sua sede in Cina , che sarebbe stata tagliata. L’azienda non avrebbe più pagato le spese di acqua o terra per i suoi locali e avrebbe chiesto ai suoi dipendenti di lavorare da casa. Inoltre, secondo alcune fonti, stipendi e fondi di previdenza non sono stati pagati in tempo.
Gli stipendi di marzo e aprile non sono ancora stati percepiti dai circa 1.600 dipendenti rimasti, mentre molti hanno già lasciato il lavoro a causa della situazione. Non è tutto, poiché anche i fornitori di Aiways affermano di non essere pagati, mentre l’ app mobile è stata modificata per rimuovere alcuni servizi, come quelli relativi ai pacchetti di manutenzione o per i diritti di addebito a vita. Una situazione non certo semplice per il produttore e per i suoi clienti, la cui vettura potrebbe diventare inutilizzabile, facendo diventare il brand Aiways, piuttosto che la novità pronta a conquistare l’Europa, un vero e proprio fallimento non solo per il mercato cinese, ma soprattutto per quello europeo.