Problemi al motore, queste auto rischiano di essere un incubo: come risolvere se ne avete una

È un difetto che sta facendo disperare tanti automobilisti, molte delle auto più diffuse stanno creando problemi costosissimi, ma dall’Olanda arriva una soluzione che potrebbe sistemare tutto.

Ci sono auto che hanno difetti nascosti, talmente nascosti da sfuggire per anni all’attenzione delle case produttrici. Ma gravi abbastanza da rappresentare un incubo per gli sfortunati automobilisti che le possiedono. È quello che capita ormai da anni ai possessori di molti veicoli a marchio Stellantis, ma a volte non solo, uniti da uno dei motori più discussi degli ultimi anni.

Problemi motore
Quanti problemi al motore (Stellantis) – allaguida.it

La cinghia di distribuzione si rompe quando meno te lo aspetti, guidando il motore si spegne senza preavviso. È quello che succede sempre più spesso alle auto col motore PureTech 1.2. Il carburante rovina la cinghia in poco tempo e occorre cambiarla molto prima dei 150.000 km consigliati dalla casa.

La svolta che cambia tutto, a costi ragionevoli

Finalmente, dopo anni di disperazione, un’azienda olandese ha pensato a qualcosa di nuovo. Via la cinghia, dentro una catena in metallo. Il carburante non la intacca, resiste molto più a lungo. I test dicono che funziona perfettamente.

Problemi motore
Il PureTech Stellantis in versione turbo (Stellantis) – allaguida.it

Nelle officine arrivano sempre più auto con questo problema: se la cinghia si rompe, può spaccare anche le valvole. A quel punto servono almeno 5.000 euro per riparare tutto. I meccanici ormai vanno ad occhi chiusi, controllano spesso la cinghia, ascoltano i rumori strani. Cercano così di prevenire il guasto prima che sia troppo tardi. Ma non sempre è sufficiente.

Finalmente c’è una soluzione, grazie al kit olandese che è ormai pronto ad affrontare il mercato: manca solo l’omologazione europea. La catena non ha bisogno di manutenzione continua e non si rovina come la cinghia. Il risultato è quello che conta: non si rimane a piedi, niente danni alle valvole, migliaia di euro risparmiato.

La situazione è particolarmente sgradevole perché il PureTech 1.2 è un bel motore, rovinato soltanto da questa cinghia troppo delicata. Ora che gli olandesi hanno trovato il modo di renderlo affidabile gli automobilisti che se lo trovano sotto il cofano potranno tornare a sorridere.

L’importante, per ora, mentre si attende l’ok dell’ Europa è  aspettare e stare attenti a ogni segnale perché il motore dà sempre segnali quando qualcosa non va.

La catena di distribuzione cambierà definitivamente le cose. Il PureTech 1.2 diventerà il motore che doveva essere fin dall’inizio. L’omologazione europea è l’ultimo ostacolo. Dopo, questi problemi saranno solo un brutto ricordo.

La tecnologia olandese trasforma un difetto in un pregio. Gli automobilisti potranno godersi l’auto senza pensieri. A volte le soluzioni migliori sono le più semplici. Come sostituire una cinghia che si rompe con una catena che dura.

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