L’esodo estivo porta novità importanti per gli automobilisti italiani: per il prezzo della benzina scatta un obbligo, nessuno potrà evitarlo
Per molti italiani si avvicina uno dei momenti caldi dell’anno, quello dell’esodo estivo. Viaggi di medio o lungo raggio, il terrore degli automobilisti si riassume in due sole parole: code e prezzi della benzina. Se nel primo caso molto dipende dai lavori ancora in corso sulle autostrada, nel secondo al momento ci sono buone notizie in arrivo.
Nell’ultima settimana, nonostante le previsioni che indicavano incertezza sul prezzo di benzina e altri carburanti, in realtà c’è stata una certa stabilità. E secondo gli esperti del settore andrà avanti così almeno sino alla fine di luglio.
La dimostrazione più concreta è arrivata dalle medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa e rilevati dalla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana. L’ultima rilevazione è chiara: costi stabili, con Q8 che ha ridotto di un centesimo al litro i prezzi consigliati del gasolio.
Queste sono quindi le medie dei prezzi praticati, comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati dalla Staffetta su circa 18mila impianti. Partiamo dalla benzina self service a 1,844 euro/litro, prezzo invariato (compagnie 1,849, pompe bianche 1,833). Il diesel self service a 1,684 euro/litro resta invariato (compagnie 1,689, pompe bianche 1,673).
La benzina al servito viaggia a 1,981 euro/litro con prezzo invariato (compagnie 2,025, pompe bianche 1,895). Il diesel servito a 1,825 euro/litro invariato (compagnie 1,869, pompe bianche 1,737). E ancora, il Gpl servito a 0,711 euro/litro, cioè -1 millesimo (compagnie 0,721, pompe bianche 0,698). Il metano servito a 1,440 euro/kg, anche qui -1 millesimo (compagnie 1,444, pompe bianche 1,436), Gnl 1,249 euro/kg invariato (compagnie 1,261 euro/kg, pompe bianche 1,240 euro/kg). Q
Infine i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,914 euro/litro mentre il servito è a 2,167, gasolio self service 1,767 euro/litro (servito 2,031). Gpl 0,838 euro/litro, metano 1,544 euro/kg, Gnl 1,214 euro/kg.
Prezzo Benzina, in Italia sta per cambiare tutto: diventerà obbligatorio
In arrivo però c’è una novità importante e che interesserà tutti gli automobilisti italiani, anche gli autotrasportatori che non viaggiano per divertimento. Dal 1° agosto 2023 infatti sarà obbligatorio per i benzinai il cartellone nel quale dovranno esporre chiaramente i loro prezzi per informare gli automobilisti.
La misura era stata stabilita dal governo con un decreto varato quando i prezzi superavano i 2 euro al litro in alcuni impianti, senza nessuna giustificazione plausibile. Ora il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha emanato una circolare che fornisce maggiori chiarimenti sulle modalità previste dal decreto ministeriale dello scorso 31 marzo.
I dati aggregati di riferimento saranno quelli nazionali per i distributori su autostrade e regionali per tutti gli altri. Saranno resi disponibili online per tutti, ogni mattina in una sezione dedicata del sito Ministero.
Il cartellone che riporta i prezzi medi dovrà essere esposto all’interno dell’area di rifornimento per garantirne adeguata visibilità, con il massimo rispetto delle condizioni di sicurezza. Inoltre il cartellone dovrà spiegare che i valori presenti sono riferiti ai prezzi medi. Questo saranno esposti dall’alto verso il basso partendo da gasolio, benzina, GPL, metano. E i valori saranno in euro ogni litro oppure ogni chilogrammo.
Cosa prevede la legge per chi trasgredisce all’obbligo? Una sanzione che va da 200 a 2.000 euro in base al fatturato. Ma dopo quattro violazioni dell’obbligo scatta la sospensione dell’attività, quindi tutti i gestori sono avvisati.
Un aiuto ai tutti i lavoratori e alle imprese: come funzionano i bonus benzina 2023
Ma c’è un’altra novità importante in Italia, introdotta dallo scorso anno e che non tutti conoscono. Parliamo dei bonus benzina 2023 che hanno subito alcune modifiche importanti nel testo di conversione del Decreto Legge Carburanti.
I datori di lavoro privati (quindi non sono destinati al lavoro pubblico) che vogliono riconoscere questo premio ai loro dipendenti potranno continuare a beneficiare delle agevolazioni fiscali già previste nel 2022. La differenza è che l’esenzione sarà fiscale, mentre è sparita quella dal punto di vista contributivo.
Come funzionano i bonus benzina 2023? L’articolo 1 del decreto Legge 5/2023 chiarisce il regime fiscale al quale sono legati. “Il valore dei buoni benzina o di analoghi titoli per l’acquisto di carburanti ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, nel periodo dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, non concorre alla formazione del reddito del lavoratore, se di importo non superiore a euro 200 per lavoratore”.
Ora però l’agevolazione prevista per i bonus benzina da 200 euro è solo fiscale mentre è stata cancellata quella contributiva. In ogni caso possono accedere al beneficio i datori di lavoro privati e i lavoratori autonomi che abbiano dipendenti. Restano fuori solo quelli con contratto di collaborazione continuativa, i lavoratori autonomi occasionali e i tirocinanti.
I buoni possono essere erogati dal datore di lavoro in maniera indipendente e non sono necessari accordi contrattuali preventivi. Ma soprattutto non sono previsti limiti al reddito per poter accedere e quindi il bonus di 200 euro può essere concesso a tutti in due modi diversi.
Il primo è farli rientrare nei cosiddetti ‘fringe benefits aziendali‘, scorporando la somma di 200 euro dei buoni benzina dal limite di 258,23 euro destinato agli altri benefici. Il secondo caso è consegnare al dipendente uno o più buoni carburante.