Oggi vi porteremo indietro nel tempo, per narrarvi le avventure di una citycar firmata dalla Porsche. Scopriamo le sue caratteristiche.
Siamo abituati a conoscere la Porsche per via delle sue numerose supercar, tra cui spicca la 911, una vera e propria icona mondiale del settore automobilistico. La casa tedesca vanta ben 19 vittorie assolute alla 24 ore di Le Mans, ed ha una storia da corsa ricca di successi alle sue spalle. In pochi ricorderanno che il marchio di Weissach aveva realizzato anche una citycar, vale a dire la piccola C88, che con il blasone di un brand di questo livello non ha quasi nulla a che fare.

Ma per quale motivo questo costruttore, così legato alle supercar ed al lusso estremo, decise per un cambio di vedute di questo genere? La C88 era il prototipo di una vettura di classe media, pensata dalla Porsche per il mercato cinese, risalente al 1994. Il progetto era una risposta all’invito del Governo della Repubblica Popolare Cinese rivolto alla produzione di una nuova classe di veicoli per il paese del Dragone. Pensate che la C88 fu realizzata in soli quattro mesi, e la sua presentazione risale al Salone di Pechino di 31 anni fa.
Porsche, tutto sulla C88 che non è mai stata prodotta in serie
Chi volesse osservarla la C88 da vicino si può recare al Porsche Museum du Zuffenhausen, alle porte di Stoccarda, dal momento che in giro non ne troverete mai nessuna. La C88 infatti non venne mai prodotta in serie e restò solo una Concept Car, ed era una berlina pensata per il mercato cinese, con la C che sta proprio ad indicare il paese del Dragone. L’8 è invece un numero considerato fortunato in Asia, e la sua scelta non fu un caso. Il prezzo, inoltre, sarebbe dovuto essere di 88.000 Yuan. La sua carrozzeria era compatta a tre volumi, con quattro porte, e non ha nulla a che vedere con il resto dell’offerta della casa tedesca.
Pensate che sulla carrozzeria non era presente nemmeno lo stemma della Porsche, ma solamente un triangolo stilizzato con tre cerchi sui vertici, che rappresentano la famiglia tipica cinese, composta da padre, madre ed un solo bambino, vista la politica del figlio unico che vigeva in Cina all’epoca. Il motore era un 1.1 quattro cilindri da 70 cavalli di potenza massima e 105 Nm di coppia, con 165 km/h di velocità massima. Ci volevano ben 16 secondi per toccare i 100 km/h partendo da fermi. Erano ottimi i consumi, visto che toccava una media di 5,8 l/100 km, dato eccezionale per l’epoca. Il Governo cinese cancellò la sua stessa proposta ai costruttori globali e, per tale ragione, il progetto C88 fu del abbandonato.