Il colosso italiano delle due ruote perde terreno in casa propria. È un mito che crolla, nel modo più inaspettato.
Ci sono monumenti che non si toccano. Una volta in Italia si diceva che “non si parla male di Garibaldi”. Allo stesso modo, pensare di vedere un marchio come Piaggio, sinonimo stesso dello scooter italiano, lontano dai primi posti della classifica, e prioprio sul nostro mercato, era qualcosa inimmaginabile.
Invece è successo. Il 2024 si è chiuso con numeri da record per il mercato delle due ruote. Dietro i sorrisi e il champagne per i risultati complessivi si nasconde però una realtà amara per lo storico marchio di Pontedera. Come un fulmine a ciel sereno, Piaggio si ritrova fuori dal podio nella classifica degli scooter più venduti, superata da marchi giapponesi e taiwanesi.
Le cifre raccontano danno i brividi: Honda domina incontrastata con il suo SH nelle versioni 125 e 150, piazzando rispettivamente 15.027 e 11.980 unità. Il terzo gradino del podio va al Kymco Agility 125 con 9.004 esemplari vendut. Solo al quinto posto troviamo il primo modello Piaggio, il Liberty 125 ABS, con 8.570 unità.
Il panorama degli scooter italiani è totalmente sconvolto, rivoluzionato. Il Beverly 300 ABS, altro cavallo di battaglia Piaggio, si ferma al sesto posto con 5.900 unità. La Vespa, simbolo del made in Italy su due ruote, compare solo al dodicesimo posto con la GTS 300.
Gli altri modelli della casa di Pontedera si distribuiscono nella seconda metà della classifica: il Medley 125 al tredicesimo posto, seguito dal Beverly 400 e dalla Vespa Primavera 125. Una situazione impensabile fino a pochi anni fa, quando il marchio italiano dettava legge nel segmento degli scooter.
Il quadro generale del mercato brilla comunque di luce propria. Gli scooter hanno registrato una crescita del 7,54%, portando su strada 186.639 nuovi veicoli. Persino il settore elettrico, dopo mesi di difficoltà, mostra timidi segnali di ripresa nell’ultimo trimestre.
La leadership di Honda non è casuale. Gli acquirenti italiani premiano con decisione la ricetta che unisce tecnologia e risparmio. Il mercato delle due ruote si conferma ancora una volta vivace, pieno di dinamismo e, come abbiamo visto, di grandi sorprese.
Nei numeri c’è un cambiamento profondo, una storia che si riscrive da capo. Le certezze crollano, nuovi protagonisti si affacciano alla scena. Il dominio asiatico nel segmento scooter rappresenta una sfida cruciale per l’industria italiana. La partita è ancora lunga, il 2025 potrebbe riservare sorprese. Nel frattempo, il vento del cambiamento soffia forte sulle strade italiane. Quello che ieri era scontato, oggi non lo è davvero più-ì.