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Al “Museo de L’Aventure” di Peugeot, la casa francese ci invita ad una rievocazione delle auto storiche del marchio, con un retrogusto amarcord che agli appassionati di questo genere di auto farà sicuramente piacere. Si ricordano anni passati a guidare modelli dal fascino intramontabile, che ancora oggi riescono a lasciare i passanti a bocca aperta. Sono la 203, la 404, la 504 Cabrio, la 205 GTI, la 403, la 601 e la 402 nell’occhio del ciclone.
AllaGuida ha avuto il piacere di provare alcuni di questi modelli direttamente su strada, facendo un tuffo nel passato e capendo le differenze con le auto attuali: nello specifico sono state la 203, la 403, la 601 e la 402.
Peugeot 402
La Peugeot 402 fu presentata al grande pubblico durante il Salone di Parigi del 1935: era un modello interessante e che cercava di trovare una propria individualità rispetto a tutti quelli visti in circolazione fino a quel momento. Fu sottoposta a studi aerodinamici molto rigidi, che le donarono linee affusolate e senza elementi che potessero disturbare lo scivolare del flussi d’aria sulla carrozzeria: a tal proposito, infatti, i fari anteriori vennero inseriti all’interno dell’enorme calandra, così come i passaruota posteriori erano carenati. Dal punto di vista tecnico la Peugeot 402 vantava ammortizzatori idraulici sia all’anteriore che al posteriore, mentre il motore era da 2 litri con potenza massima di 55 CV.
Peugeot 403
Vista su strada durante il 1954, impegnata nei test di affidabilità, la 403 aveva tutta l’intenzione di offrire un design più moderno ed un abitacolo più ampio rispetto alla 203 e le si devono alcuni primati importanti per la casa del leone: oltre ad essere stata la prima auto con carrozzeria disegnata da Pininfarina è stata anche la prima a fare largo utilizzo del motore diesel e la prima a superare il milione di unità vendute. Le linee che caratterizzavano la carrozzeria erano tondeggianti e con volumi ben definiti, un po’ sulla scia delle auto americane dell’epoca, mentre la struttura era basata su una scocca portante in acciaio con motore da 1.5 litri e 58 cavalli.
Peugeot 504 Cabriolet
La versione cabrio della Peugeot 504 venne introdotta nel 1969, contestualmente all’avvio della produzione del modello coupé, e vide un corpo vettura del tutto nuovo. Il pianale era più corto e le linee più affusolate e con tratti stilistici che riuscivano a dare una propria identità al modello: si distinguevano bene i tre volumi, con un cofano anteriore più morbido e che terminava con due coppie di fari squadrati, ai lati di una calandra tagliata in due. La capote era in tela e riusciva a richiamare la linea della sorella coupé pur avendo un lunotto nettamente più spiovente. Al debutto la motorizzazione scelta fu la 1.8 litri ad iniezione, che riusciva a sviluppare la potenza massima di 97 cavalli, mentre il cambio era un manuale a 4 rapporti.
Peugeot 601
I primi esemplari di Peugeot 601 videro la luce durante il 1934, inserendosi nel listino come auto di fascia alta e potendo vantare un motore 6 cilindri da ben 2148 cc e 60 cavalli. La produzione di questa berlina non ebbe il successo sperato a causa del peso importante, che penalizzò le prestazioni in modo significativo tanto da permetterle una velocità massima di “soli” 110 km/h. Ne furono prodotte varie versioni, tra le quali anche il modello “limousine” e quelle a passo allungato: enormi auto che superavano i 5 metri di lunghezza.
Ma ci sono anche altre vetture storiche del marchio francese, auto che hanno fatto epoca, e che sono sempre racchiuse nel museo di Peugeot a Sochaux. Vediamoli insieme.
Peugeot 203
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Nel 1941 cominciò lo sviluppo di un’auto dalla potenza fiscale di 7 cavalli, che successivamente acquisì il nome commerciale di Peugeot 203. Erano i tempi della Seconda Guerra Mondiale e non era facile riuscire a portare avanti un progetto senza che il tutto venisse requisito dal dominio nazista, ma in Peugeot strinsero i denti e conclusero il progetto, approfittando anche della fine del conflitto ma facendo i conti con i danni subiti dalle fabbriche a causa dei bombardamenti. Il motore scelto per questa vettura era un 1.3 litri, così come il cambio fu un manuale a quattro rapporti con marcia finale in presa diretta, mentre vennero svolti test sull’impianto frenante a cavi d’acciaio. La 203 debuttò in anteprima durante il Salone di Parigi del 1947.
Peugeot 404
Il debutto della Peugeot 404 risale al 1960, dopo anni di sviluppo meccanico e stilistico, al quale partecipò anche Pininfarina. Non fu di certo facile riuscire a contestualizzare questa 404 per riuscire a mettere d’accordo i vertici della casa del Leone, dato che in parte avrebbero preferito un’ammiraglia comoda per viaggiare ed in parte una naturale evoluzione della Peugeot 403. Insomma, al suo debutto la Peugeot 404 evidenziava tratti stilistici già visti su auto italiane, come le pinne posteriori con stop incassati, mentre la meccanica si basava su una scocca portante, su un motore da 1.6 litri e con potenza massima di 72 cavalli e su un cambio manuale a 4 marce, per ovviare ai costi di sviluppo dell’automatico.
Peugeot 205 GTI
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Siamo ad un punto di svolta per gli appassionati, che mancano un colpo al solo sentir nominare la sigla GTI. Era il 1984 e la piccola tre porte di Peugeot venne presentata in configurazione prettamente sportiva e con un motore da 1.6 litri e 105 cavalli di potenza massima. Solo un anno dopo subì un evoluzione e vide la potenza incrementata fino a 115 cavalli, che salirono ancora, fino a quota 130, con il motore da 1.9 litri introdotto pochi mesi dopo. Il successo delle versioni sportiveggianti della 205 fu ampio, con un feedback estremamente positivo ottenuto dal pubblico giovane.