Peugeot 9×8 la nuova vettura del marchio del Leone che correrà nel campionato Endurance. Debutterà nel Campionato del Mondo FIA Endurance (WEC) nel 2022. Sarà mossa da un powertrain ibrido e dotata di trazione integrale.
Frutto di un’inedita convergenza dei lavori dell’equipe di ingegneria di Peugeot Sport e dell’equipe del design Peugeot, la 9×8 è già diventata un oggetto iconico, una rivoluzione estetica e tecnica, un’avventura di design estremo, come viene definita dalla Casa del Leone.
Per creare la nuova hypercar ibrida Peugeot 9×8, il team del design Peugeot ha lavorato moltissimo per conferirle tutti i codici estetici contemporanei specifici del Marchio.
Postura felina, linee fluide esaltate da tocchi di sportività, fiancate slanciate e strutturate e, naturalmente, la firma luminosa con i tre artigli, caratteristica della casa del Leone.
E proprio come la sua antenata, la Peugeot 905 trent’anni prima, Peugeot 9X8 riprende i codici estetici contemporanei tipici del Marchio.
E’ una vettura filante, estremamente personale, che ispira emozione e dinamismo e declina il concetto di velocità.
Si nota immediatamente la firma luminosa dei gruppi ottici anteriori e posteriori, con i tre caratteristici artigli del Leone. Le fiancate hanno linee equilibrate e ben strutturate. I retrovisori sono perfettamente integrati e contribuiscono all’impressione che il flusso d’aria passi sopra la vettura senza alcun ostacolo.
Nel posteriore della vettura, elementi finemente cesellati ospitano i gruppi ottici che incorniciano un grande diffusore sormontato da una scritta emblematica, che rimanda alla principale innovazione introdotta da 9X8: l’assenza dell’alettone posteriore.
La Peugeot 9X8 rappresenta una svolta radicale rispetto alle precedenti generazioni di auto da corsa, di tutti i marchi. Questa vettura inaugura una nuova era e la caratteristica più sorprendente è proprio l’assenza di un alettone posteriore, che le conferisce una morfologia unica.
L’alettone posteriore è apparso per la prima volta nelle gare di Endurance a Le Mans nel 1967 e da allora è diventato la norma. Dal 1971, poco più di 50 anni fa, nessuna macchina ha mai vinto senza alettone posteriore.
Per quanto riguarda la motorizzazione, è stata fatta la scelta dell’ibrido, abbinando un V6 biturbo a benzina da 500 kW (680 CV) che muove le ruote posteriori a un motore elettrico da 200 kW (270 CV) che aziona quelle anteriori.
Il regolamento fissa chiari limiti al funzionamento del sistema che permette alle vetture ibride di essere guidate a quattro ruote motrici.
Definisce la soglia per il trasferimento di energia alle ruote anteriori e stabilisce che la potenza media totale del gruppo propulsore non può superare i 500 kW (680 CV).
La tecnologia ibrida è quindi sia una grande opportunità, poiché apre alla possibilità di beneficiare della trazione integrale, ma anche un’enorme sfida tecnica, data la complessità della gestione del sistema motopropulsore.
Ed è proprio su questo che il marchio Peugeot sta lavorando. È impegnato nell’elettrificazione accelerata della sua gamma ed è desideroso di generare sviluppi tecnici ambiziosi e di raccogliere esperienze estreme nelle competizioni. In definitiva, il programma 9X8 andrà a vantaggio dei futuri modelli elettrificati di Peugeot che potranno beneficiare delle esperienze fatte nelle competizioni.