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La Peugeot 508 RXH è l’ammiraglia della casa francese, una station wagon ad alto tasso tecnologico dotata di propulsione ibrida diesel. Le sue già elevate doti di comfort ed eleganza sono state amplificate dall’interpretazione dell’atelier Castagna Milano.
Per chi non vivesse di pane e motori, Castagna è un nome storico nel panorama del design automobilistico italiano. Nata ancora ai tempi dei cavalli equini, nel 1849, la carrozzeria milanese era specializzata nell’allestire carrozze di lusso per l’alta nobiltà lombarda ed europea. Agli inizi del XX secolo la Castagna si gettò a capofitto nel settore delle automobili. Il modello di business era sempre lo stesso: creare carrozzerie di alta classe per clienti dotati di notevoli disponibilità economiche. Nel primo dopoguerra divenne la più importante carrozzeria italiana; si ricordano numerose realizzazioni di pregio su modelli Alfa Romeo, Lancia, Mercedes-Benz e Isotta Fraschini. Nel 1954 chiuse l’attività.
Oggi Castagna Milano è un atelier specializzato nel proporre interpretazioni esclusive di modelli particolari, generalmente su richiesta del cliente. Nel 2014 aveva già creato una versione propria della Peugeot 508 RXH. Questo esemplare unico è stato concepito da Gioacchino Acampora, capo del design di Castagna. Colori di sfumature particolarmente eleganti e suggestive, interni di pregio notevolissimo. Preziosa al punto di essere ospitata al museo Peugeot di Sochaux.
Ma quella macchina non è rimasta un oggetto unico. Infatti oggi ne è stato realizzato un altro esemplare, richiesto da un cliente che ha voluto rievocare i momenti felici di quando diciottenne ricevette in dono dai genitori la sua prima auto. Fu preceduta da un suggestivo biglietto d’auguri disegnato a china dal padre, dove si riproduceva un’immaginaria auto di lusso. Questo cliente oggi è un architetto, si chiama Agatha, si occupa di moda.
Ha chiesto qualcosa di ancora più speciale della 508 rielaborata due anni fa. Le fiancate hanno due colori differenti. Dal lato guida una tonalità di blu chiamata, appunto, Bleu Agatha. Dalla parte passeggero un bianco transalpino, perché porta il nome di Blanc de Paris.
Due colori anche per i cerchi da 19 pollici. I fari posteriori sono verniciati nella tinta della vettura, mantenendo comunque la loro funzione; solo il bordo esterno resta rosso.
Gli interni sono estremamente sofisticati. Sono stati chiesti ad Alcantara ben otto materiali speciali; ne risulta una particolare combinazione di grigi e marroni, di rovere e poi blu e poi azzurro. A completare il tutto, su lato passeggero un intarsio in legno, metallo e madreperla riporta il disegno di quel biglietto d’auguri di tanto tempo fa.