Sono diverse le innovazioni nel settore dei motori, con il petrolio che sembra ormai lasciare spazio alla novità.
Si sta cercando in tutti i modi di ridurre quanto più possibile l’utilizzo del petrolio in tutto il mondo, in modo tale da garantire un futuro molto più ecologico. Sono diversi gli aspetti che si devono tenere in considerazione quando si parla di veicoli ecologici, con l’elettrico che infatti non è del tutto a impatto zero.
Non si può infatti contare il solo motore come punto di riferimento, ma si deve guardare nell’insieme un’auto. Ecco allora come mai sono diverse le aziende che stanno cercando di trovare delle nuove soluzioni, con il petrolio che può essere ancora un’ottima soluzione, così come l’elettrico.
Non è un caso infatti che al giorno d’oggi siano le ibride le vetture maggiormente acquistate, il che dimostra come ci sia voglia di novità sul mercato. Limitarsi però solo alle elettriche sarebbe un gravissimo errore, anche perché tanti marchi eccezionali hanno deciso di virare sull’idrogeno, una tipologia di carburante che può davvero essere il futuro.
Perché puntare sull’idrogeno? Ecco i benefici
Sono molti i costruttori che stanno cercando di ampliare quanto più possibile la produzione legata alla gamma a idrogeno, con la BMW e la Toyota che sono due colossi che hanno deciso di unire le forze per questo grande progetto. La Mirai e la iX5 Hydrogen sono due splendide novità, anche se la scarsa presenza di rifornimenti in Italia non aiuta di certo il loro mercato.
Tra gli aspetti che permettono all’idrogeno di essere molto apprezzato, vi è il fatto che è molto poco rumorose e le sue emissioni di sostane nocive sono i fatto nulle. Inoltre, rispetto all’elettrico, la sua autonomia è davvero degna di nota e la si può anche paragonare a quella delle auto termiche, anche se al momento i prezzi di vendita sono davvero molto elevati, con circa 13 Euro al kg.
Proprio per il fatto che bastano solo 6/7 kg di idrogeno per compiere più di 500 km, in molti vedono questo carburante come l’ideale per i mezzi pesanti. Vi è più scetticismo invece per quanto riguarda la sua espansione tra le auto, considerando come il processo di rottura della molecola di acqua sia molto costoso. Si tratta comunque di una soluzione sicuramente all’avanguardia e che può essere molto interessante, con gli sviluppi attuali che dimostrano come le aziende automobilistiche stiano guardando sempre di più al futuro.