Un uomo, in seguito ad un incidente stradale avvenuto a Roma, ha perso la memoria degli ultimi 39 anni vissuti: la storia di Luciano.
Una storia che ha dell’incredibile quella che vede protagonista un 68enne che, dopo un incidente stradale, ha perso quasi completamente la memoria: 39 anni della sua vita cancellati in pochi secondi. A raccontare quanto accaduto è lo stesso 68enne nel corso di un’intervista.
Il drammatico sinistro è avvenuto nel 2019, quando l’uomo è stato investito da una vettura mentre attraversava la strada. Immediatamente è stato trasportato in ospedale, dove è rimasto in coma per 24 ore. Al suo risveglio, però, la sua memoria era tornata indietro al 1980: l’uomo non ha riconosciuto la moglie, il figlio e credeva di avere 24 anni tanto che all’infermiera dell’ospedale ha fornito, come recapito, il numero di telefono di casa della madre, scomparsa ormai da tempo.
Roma, investito da un auto: Luciano perde 39 anni di memoria
“Si tratta di un caso rarissimo che va studiato. Non ho mai visto un un’amnesia così estesa”. Così, Davide Quaranta, neurologo del Policlinico Gemelli di Roma, ha commentato ai microfoni de Il Messaggero, quanto accaduto a Luciano D’Adamo, l’uomo che ha perso 39 anni di memoria dopo un incidente stradale.
Luciano, intervistato sempre dai colleghi de Il Messaggero, ha raccontato la sua esperienza che ricorda quella di un film. La memoria dell’oggi 68enne si è fermata al 20 marzo 1980, quando di anni ne aveva 24 e viveva insieme ai genitori a Monte Mario (Roma) lavorando presso l’aeroporto di Fiumicino. Tutto è cambiato nel 2019: D’Adamo è stato investito da un’auto pirata ed è stato poi trasportato in ospedale, dove è stato ricoverato rimanendo in coma per un giorno.
Al risveglio, prosegue Luciano, l’infermiera gli ha chiesto un recapito per contattare un parente e lui ha fornito il numero di telefono della madre che, però, era scomparsa da tempo. Dopo qualche ora in ospedale si sono presentati la moglie ed il figlio di 35 anni, ma Luciano non ha riconosciuto entrambi chiedendosi: “Come poteva essere mio figlio – spiega- un uomo nato molto prima di me? E poi quale moglie? Io ero fidanzato con una ragazza di 19 anni, con la quale mi sarei sposato solo quattro mesi dopo”. Luciano, per via del trauma alla testa, credeva di essere nel 1980 e di avere 24 anni, ma in realtà all’anagrafe erano 63. Solo quando, alzandosi dal letto, si è guardato allo specchio, ha capito che non era così. A quel punto si è messo ad urlare non credendo a quanto stesse accadendo. Quasi 40 anni della sua esistenza erano stati cancellati in pochi istanti. Luciano non ricordava nulla: il matrimonio con quella ragazza di 19 anni, che oggi è sua moglie, i parenti, la tecnologia, l’euro, gli eventi più importanti avvenuti dal 1980 e tutto il resto.
Il ricordo della nascita del nipotino
Per molto tempo, parenti e amici e, soprattutto, i medici hanno provato ad aiutare Luciano a ricordare, ma è stato tutto inutile. Solo un ricordo sbiadito è riemerso da quel buio totale: il giorno della nascita del suo primo nipotino. Il 68enne racconta, difatti, di aver ricordato il disegno di una cicogna, il nome Matteo, una data ed un numero. Quel numero era il cartellino della culla del nipotino, venuto al mondo nel 2014.
Dal suo risveglio, Luciano ha iniziato una nuova vita con l’aiuto dei medici, di psicologi e della sua famiglia, una famiglia che è come se avesse conosciuto solo in quel momento. Purtroppo, il 68enne non ha mai ricevuto un risarcimento per quanto accaduto, dato che il pirata della strada non è stato ancora individuato.