Meglio come allenatore di calcio o come guidatore? Quando parliamo di Pep Guardiola non ci sono dubbi, nonostante il garage
Fortunato al gioco, un po’ meno al volante. Perché Pep Guardiola è stati sicuramente un ottimo centrocampista, è decisamente un allenatore innovatore e vincente, ma come guidatore forse è meglio ripassare la teoria.
Nonostante sia nato in una terra di motori come la Catalogna, regione della Seat e del circuito di Montmelò, l’allenatore fresco campione d’Europa con il City ha un rapporto conflittuale con le auto. Come tutti i ricchi e famosi, il suo garage è pieno di perle, anche se in realtà preferisce le macchine di piccola taglia alle Supercar.
Ma soprattutto non ama ostentare, come fanno molto colleghi allenatori e soprattutto calciatori. Abbiamo tutti in mente il garage di Cristiano Ronaldo che appena ha un po’ di tempo (di certo non sono i soldi a mancargli) aggiunge una nuova perla. E conosciamo la passioni di altri, come Zlatan Ibrahimovic, per le Hypecar e le auto sportive di lusso.
Guardiola invece è un po’ diverso. Quando era al Bayern Monaco c‘era un rapporto strettissimo del club con Audi e quindi il Gruppo Volkswagen che sarà sponsor almeno fino al 2029 versando 500 milioni di euro nelle casse. Ma anche allora non ha mai voluto girare per la Baviera al volante di una macchina di lusso o troppo performante. Piuttosto preferiva le citycar ed è lo stesso adesso a Manchester.
Sarà che nonostante tutto la guida a destra non fa per lui, sarà che la sua testa è sempre concentrata sul campo, sarà per mille altri motivi eppure Pep alla guida è un mezzo disastro, E fa la felicità dei suoi carrozzieri, non c’è dubbio.
Qualche tempo fa il tabloid The Sun aveva ricordato quanto raccontato da Lu Martín e Pol Ballús, autori del libro ‘Pep’s City: The Making of a Superteam’. Da quando è a Manchester avrebbe già provocato danni o distrutto del tutto almeno quattro modelli del suo parco macchine. Una piacevole tradizione, perché già ai tempi del Barcellona tutti ricordano che i suoi specchietti retrovisori non sopravvivevano a lungo.
In Inghilterra è andata pure peggio e lo testimoniano le sue avventure al volante da quando nel 2016 ha preso le redini dei Citizens. Uno dei suoi gioielli era una Bentley Continental Supersport, color argento metallizzato.
Un modello elegantissimo e prestazionale, grazie al motore W12 6 litri che sviluppa 710 CV a 6.000 giri/minuto e una coppia di 1018 Nm tra 2.050 e 4.500 giri/minuto. Il cambio è automatico con 8 rapporti e la trazione integrale ripartita al 60% nelle ruote posteriori.
E ancora, una velocità di 336 km/h con uno 0-100 km/h in 3,7 secondi per la versione berlina e 330 km/h per quella coupé, con un prezzo di poco superiore ai 200mila euro. Bene, adesso non c’è più perché l’ha gravemente danneggiata in un incidente per lui senza conseguenze.
Un po’ meglio gli è andata con una Range Rover Sport, SUV che abbina noto efficienza ed eleganza. Parliamo della sua terza generazione che abbina un sei cilindri benzina alla tecnologia ibrida ricaricabile. Ma proprio qui sta il problema, perché una volta facendo rifornimento, Pep si è dimenticato di avere un modello a benzina e ha riempito il serbatoio di diesel. Danno inferiore al precedente ma pur sempre un danno.
Non meglio gli è andata con un altro SUV, questa volta tedesco. Parliamo della Mercedes Gle nato nel 2018 e arrivato ad un deciso restyling quest’anno. Negli interni il cruscotto e il display dell’impianto multimediale hanno due schermi gemelli da 12,3″ collegati in un solo elemento. E il motore assicura una guida sportiva ma dolce. In questo caso a subito le conseguenze sono stati gli specchietti, più volte distrutti.
Allora forse meglio passare a macchine più piccole. Come una Mini Cooper che ha fatto parte del suo parco macchine. Usiamo il passato, perché anche con questa macchina il tecnico spagnolo ha avuto un incidente che gli è costato molto anche se fisicamente non ha subito danni. Ma c’é spazio anche per una Fiat 500 Abarth, un omaggio alla sua esperienza italiana quando aveva vestito la maglia del Brescia con Roberto Baggio.
In realtà Guardiola, per motivi personali e di sponsorizzazione, crede molto nell’ecosostenibilità. Da tempo è testimonial della Nissan e non a caso negli ultimi due anni è stato spesso avvistato alla guida di una Leaf elettrica.
In una intervista rilasciata all’ufficio stampa della Casa nipponica qualche tempo fa aveva confessato di avere scelto un modello elettrico per rispetto dell’ambiente. Ma aveva puntato su un modello che gli assicurasse lo stesso piacere nella guida e questo glie lo poteva dare.
Poi la confessione: “Scegliere una soluzione di mobilità più ecologica, come i veicoli elettrici, può avere un grande impatto sul nostro pianeta. La guida a zero emissioni è una delle migliori strategie per un futuro migliore e più sostenibile”.
Non è ancora chiaro se per il ‘Treble’ con cui ha chiuso la stagione tornando a vincere anche la Champions League si sia regalato un altro gioiello. Ma è chiaro che preferisce sempre guidare la squadra in campo piuttosto che guidare in strada.