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Peggio delle auto solo loro in Italia, vendite in picchiata ovunque: sconti e offerte snobbati, ora è durissima

Sconti e offerte snobbati. Adesso è davvero dura perché le vendite sono in picchiata. In Italia è stato un vero disastro.

L’automotive è in crisi e questo è assodato. Lo si ripete da tempo e i continui annunci di posti di lavoro tagliati e di limitazioni nella produzione ne sono la dimostrazione tangibile. Guardando all’Italia possiamo dire che non solo le automobili stanno vivendo un brutto momento, ma l’intero comparto della mobilità sta soffrendo fatto salvo le due ruote a motore. Per assurdo, anche il mercato delle biciclette e dei monopattini ha preso uno scivolone spento il fascino scatenato nell’immediato post Covid.

Peggio delle auto solo loro in Italia, vendite in picchiata ovunque: sconti e offerte snobbati, ora è durissima – Allaguida.it

Ma se pensate che le problematiche siano tutte qua vi sbagliate. Un’altra tipologia di mezzo ha vissuto ultimamente un calo di appeal senza precedenti e la prova concreta l’hanno regalata le recenti offerte e gli importanti sconti,  entrambi snobbati alla grande dai nostri connazionali. Una situazione che nessuno poteva immaginarsi e che ben fa comprendere alla Case quanto sia dura questa fase. Vendite in picchiata e concessionari pieni di veicoli in stallo sono ormai diventati qualcosa di scontato che non stupisce più.

Furgoni in Italia, l’allarmante calo delle vendite, chiesti interventi straordinari

Fa poco rumore in quanto non interessa la maggioranza dei privati, ma anche i furgoni al di sotto delle 3,5 tonnellate stanno subendo la medesima sorte degli altri mezzi. Il calo delle immatricolazioni è progressivo e addirittura nel mese di ottobre ha toccato la doppia cifra. Ciò che allarma è che da inizio 2024 sono crollate le consegne delle versione elettriche, ciò significa che nell’arco di 10 mesi l’anidride carbonica nell’aria è aumentata del 4,2% secondo le stime dell’UNRAE.

A fronte di tale situazione l’associazione che unisce i rappresenti delle vetture estere  ha chiesto il ripristino degli incentivi per il biennio 2025-2027 e misure atte a far riprendere un commercio che appare addormentato. Come detto, la flessione delle vendite non è iniziata da adesso, ma è già da un po’ che caratterizza il segmento. Il mese scorso si è registrato un -14,8%  per un totale di 2.876 veicoli in meno rispetto ai 19.476 distribuiti nello stesso periodo nel 2023.

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Per quanto concerne i mezzi commerciali a batteria il taglio dei fondi ha influenzato l’andamento delle consegne, per cui i numeri ci dicono che da gennaio a ottobre hanno rappresentato l’1,8% del parco circolante, mentre dodici mesi erano a quota 3,4%.

Chiara Rainis

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