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Consigli e Guide

Patente, c’è l’addio definitivo: si tratta di una vera e propria svolta epocale

Tutto quello che sapevamo  sulla patente sta per cambiare:  la richiesta dell’Europa è stata accolta, presto le nuove regole

Ce lo chiede l’Europa, una frase che sentiamo pronunciare spesso dai nostri politici e in genere non preannuncia buone notizie. In realtà però questa volta si tratta di una svolta epocale e molto interessante. D’ora in poi infatti sparisce un esame per la patente e quindi i tempi saranno anche più veloci per guidare.

Stiamo parlando delle patenti moto A2 e A, quelle necessarie per salire sui modelli più potenti, non solo i ciclomotori e i 125 di cilindrata. In particolare la patente A2 può essere conseguita a partire dai 18 anni. Consente di guidare tutti i motocicli di potenza non superiore a 35 kW, con un rapporto potenza/peso non superiore a 0,2 kW/kg. Inoltre non devono essere derivati da un modello che sviluppa oltre il doppio della potenza massima.

Invece la patente A può essere presa dai 24 anni di età, oppure dai 20 anni se il candidato possiede la patente A2 da almeno due anni. Permette di guidare qualsiasi motociclo, senza alcuna limitazione di potenza e cilindrata, oltre ai tricicli di potenza superiore a 15 kW.

Cosa serviva fino ad oggi per prendere la patente A2 o la patente A? Bisognava superare una prova di teoria e una di pratica di guida. E anche se il candidato ha già la patente A1 o B1 o B o BE può conseguire la patente A2 o A svolgendo solo l’esame di guida.

Tutto questo ha sempre significato dover sostenere un doppio esame, quello della teoria e quello della pratica. E questo comportava anche una doppia spesa, oltre a tempi più lunghi soprattutto per chi non non passava lo scritto o la pratica al primo tentativo. Tutto questo però presto sarà destinato a cambiare in modo anche notevole.

Patente, c’è l’addio definitivo: il consiglio dell’Europa è stato recepito, cambia tutto

In effetti l’eliminazione degli esami per ottenere la patente di guida è stata proposta dall’Unione Europea. L’obiettivo è quello di semplificare tutta la procedura, facilitando l’accesso ai giovani con una modifica del sistema impiagato fino ad oggi.

Per farla breve, gli esami teorici e pratici saranno sostituiti da un sistema di formazione continua. I giovani che hanno già la patente minore dovranno soltanto acquisire le competenze necessarie per guidare in sicurezza frequentando alcuni corsi di formazione e simulazioni di guida.

Niente più tempi lunghi per la patente A – Allaguida.it

Per sgombrare il campo da equivoci, è bene specificare che la possibilità di conseguire la patente A2 o A senza l’esame di guida può avvenire solo in due circostanze specifiche. Chi possiede già la patente A1 potrà conseguire la patente A2, mentre i titolari della patente A2 potranno conseguire la patente A. Negli altri casi, l’esame resterà uguale.

Tutto era partito lo scorso anno con la legge n. 108/2022 che ha introdotto una norma per modificare l’articolo 123 comma 7 del Codice della Strada in materia di Autoscuole. Disponeva, come si legge nel testo. che “il corso di formazione, presso un’autoscuola, frequentato da parte del titolare di patente A1 o A2, nelle condizioni previste consente il conseguimento, rispettivamente, della patente A2 o A senza il sostenimento di un esame di guida”.

Il vantaggio concreto per gli utenti sarà quello di evitare la trafila burocratica necessaria per fare la prova di guida, compresa la richiesta del foglio rosa e il pagamento dell’esame pratico. Il corso di formazione sarà introdotto nei prossimi mesi come alternativa ma non sostituirà necessariamente l’esame pratico di guida. Infatti chi preferisce un percorso più tradizionale per conseguire la patente della moto potrà continuare a farlo.

Ma ci sarà un vantaggio concreto anche per gli uffici della Motorizzazione Civile che lamentano sempre più spesso di essere sotto organico. Con procedure più snelle e veloci anche per loro i tempi saranno più brevi.

Come cambia l’esame per la patente moto: un corso collettivo e uno individuale, le procedure diventano più snelle

Come previsto dal Decreto Infrastrutture-Bis, quindi stanno per cominciare i corsi di formazione per la patente moto. In tutto 7 ore: 3 saranno dedicate alla preparazione e controllo tecnico dei veicolo. quindi anche la tutela della sicurezza stradale. Le altre 4 invece saranno dedicate alla guida nel traffico.

Patente moto, l’esame cambierà così – Allaguida.it

Quali sono le condizioni per frequentare questo corso di formazione? Per conseguire la patente A senza limiti, chi frequenta deve avere ottenuto la patente A2 da almeno 2 anni e quindi l’età minima deve essere di 20 anni.

Invece per ottenere la patente A2, chi frequenta deve avere ottenuto la patente A1 da almeno 2 anni e quindi l’età minima deve essere di 18 anni. Inoltre la patente A1 deve essere stata ottenuta tramite l’esame pratico della moto e non quella che in automatico si prende attraverso la patente B.

Il Ministero in attesa di partire concretamente ha comunque già fissato i paletti per la frequentazione dei corsi. Quello da 3 ore di formazione anche collettiva, con massimo 5 candidati. Affronterà temi come la preparazione e controllo tecnico del veicolo ai fini della sicurezza stradale e le manovre particolari ai fini della sicurezza stradale.

Quello di 4 ore di formazione individuale affronterà diversi argomenti pratici. Tra questi la guida nel traffico: l’allievo deve essere in grado di eseguire una serie operazioni in condizioni normali di traffico, in tutta sicurezza e adottando le opportune precauzioni.

In particolare la partenza da fermo, da un parcheggio, dopo un arresto nel traffico, uscendo da una strada secondaria, la guida su strada rettilinea e la guida in curva. Ma anche l’impegno e il superamento di incroci e raccordi, il cambiamento di direzione e le svolte, il cambiamento di corsia, il sorpasso di altri veicoli e il superamento di ostacoli.

Federico Danesi

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