Patente B, tutte le regole da seguire: ecco com’è cambiato l’esame

Un passaggio obbligatorio per tutti e che negli ultimi anni ha subito alcune modifiche: ecco come come è cambiato l’esame per la patente B

Che cosa hanno in comunque quelli che guidano un’auto o una moto fino a 125 cc? Almeno un documento, perché tutti devono essere in possesso della patente B che abilita alla conduzione. Un esame che negli anni è cambiato evolvendosi e che dopo la pandemia è diventato ancora più snello nella sua parte teorica.

Ma cosa serve per sostenere le prove scritte e orali necessarie per la patente B, quasi sono i documenti necessari e chi può iscriversi? Ecco una piccola guida che aiuta ad orientarsi in un mondo cambiato nel corseo del tempo.

Partiamo dalle regole base e quindi da quello che ci serve per la patente B. Non è vero che sia assolutamente necessario frequentare la scuola guida anche se indubbiamente aiuta. Ma come per la scuola normale, l’esame finale può essere sostenuto anche come privatista, appoggiandosi all’autoscuola solo per i documenti.

In ogni caso, chi lo affronta come privatista può fare anche da solo, presentando la domanda e tutti i documenti necessari all’ufficio apposito della Motorizzazione Civile. In un caso o nell’altro però ci sono comunque i costi da sostenere.

Con le norme attuali parliamo di una spesa pari a circa 150 euro per presentare tutti i documenti, altri 100 euro per sostenere l’esame di teoria, più quello che costano le sei esercitazioni di guida obbligatorie (anche per i privatisti). Una spesa quantificabile tra i 250 e i 300 euro da aggiungere al resto. In realtà però chi frequenta la scuola guida sa bene che sei lezioni sono poche e normalmente arriva minimo a 10, con pacchetti ad hoc.

Patente B, tutte le regole da seguire: come funziona l’esame di teoria

La documentazione da presentare in ogni caso è la stessa, allievi o privatisti. Un certificato medicorilasciato da un medico ufficiale sanitario abilitato, che di solito mette a disposizione la scuola guida, e un certificato anamnestico rilasciato dal proprio medico di base.

Segnali stradali, come funziona l'esame teorico per tutti
Segnali stradali, come funziona l’esame teorico – Allaguida,it

Poi tre fototessera recenti e a capo scoperto, a mano che non ci siano comprovati motivi religiosi), la fotocopia di un documento d’identità e del codice fiscale, di un’altra patente se già in possesso. Inoltre il modulo TT2112 che si trova sul sito della Motorizzazione o sul Portale dell’automobilista. Infine le ricevute di pagamento con i bollettini postali prestampati disponibili in Motorizzazione o alle Poste.

A quel punto la Motorizzazione Civile consegna la marca per prenotare l’esame di teoria, fa sostenere entro sei mesi dalla presentazione delle domande. Per legge, sono due le prove che il candidato può sostenere in quel periodo. Ma se non riesce a superare una delle due dovrà presentare una nuova domanda.

La prima vera novità degli ultimi mesi è collegata con l’esame di teoria che in genere prenota la scuola guida. Fino a prima della pandemia consisteva in 40 quiz a risposta multipla (Vero o Falso) con una soglia massima di 3 errori per superarlo. Ora invece le domande sono scese a 30, in 20 minuti, per abbreviare i tempi di permanenza di tutti gli esaminandi in una stanza. Non è cambiato nulla però per l’idoneità: con 4 errori l’esame non è superato.

Dopo aver superato la prova di teoria, il candidato ottiene finalmente il foglio rosa che ha la durata di un anno. Ma il primo tentativo utile per superare l’esame di pratica non può avvenire, per legge, prima di un mese dall’arrivo del foglio rosa. Questo comunque non impedisce di fare in quell’arco di tempo tutte le lezioni di guida che uno vuole. In realtà comunque ch sia già in possesso della patente A1, che si può conseguire a 16 anni, può ottenere il foglio rosa in tempi più brevi.

All’esame di teoria il candidato cosa può e non può fare? Qui è assolutamente vietata la consultazione di testi, così come è vietato spegnere il pc su cui si risponde. Smartphone o altri device devono essere staccati, come per ogni esame di stato e non è ammessa la presenza di estranei nel locale della Motorizzazione Civile.

Chi è affetto da patologie tali da determinare difficoltà nella comprensione di un testo scritto può richiedere l’esame grazie all’ausilio di un file audio. Inoltre la Motorizzazione Civile consente l’esame in forma orale per tutti i candidati affetti da sordomutismo.

Ma in cosa consistono le domande? Gli argomenti dell’esame teorico per la patente B comprendono anche i contenuti relativi alle prove per le categorie A1, A2, A, B1 e BE. Quindi segnaletica stradale, segnalazioni e limiti di velocità, precedenze, conseguenze alla guida derivanti da stati d’animo alterati, affaticamento o assunzione di alcool, droghe e medicinali.

E ancora, distanza di sicurezza tra veicoli, tempi e spazio di frenata, rapporto tra stile di guida e tenuta di strada, fattori di rischio legati all’inesperienza e all’eventuale riduzione del campo visivo di alcuni veicoli, documenti e responsabilità civile, penale e amministrativa.

Dalla teoria alla pratica, le regole da seguire per essere promossi: attenzione perché non è finita

Una volta superato l’esame teorico, scatta la preparazione per quello pratico. Sono previsti 3 tentativi nell’arco di 11 mesi, a partire dal mese successivo alla data di superamento dell’esame teorico e del rilascio del foglio rosa.

Il veicolo utilizzato per l’esame, in genere messo a disposizione dalla scuola guida, deve essere a quattro ruote e di categoria B, con una velocità di almeno 100 km/h. Come prevede l’articolo 121 del Codice della Strada deve essere anche dotato di doppi comandi.

Dopo la pratica arriva la patente: fatica terminata
Dopo la pratica arriva la patente (Ansa Foto) – Allaguiida.it

L’istruttore di scuola guida siederà al fianco dell’esaminando mentre ilo commissario saminatore siederà dietro. In tutto almeno 25-30 minuti di guida per verificare la capacità di una guida sicura, il comportamento nel traffico e tutte le manovre di guida.

Possono essere richieste alcune prove pratiche anche a veicolo fermo, come la regolazione del sedile, degli specchietti retrovisori e delle cinture di sicurezza. Poi la prova pratica, con corrette svolte, inversioni del veicolo, marcia indietro, parcheggio, partenza in salita oppure in discesa. Inoltre riconoscimento e rispetto della segnaletica, eventuali sorpassi, guida nelle rotonde e tutto quello che si può incontrare ogni giorno.

In questo caso, quanti errori è possibile commettere? Non esiste una regola scritta, anche perché ci sono forme diverse di errori e quindi dipende dalla valutazione dell’esaminatore. In caso di superamento, la consegna della patente è automatica, alla fine dell’esame.

Ma non è tutto, perché esistono anche limitazioni di velocità e guida dopo il superamento dell’esame di pratica. I neopatentati, cioè chi ha la patente B da meno di 3 anni, non possono andare oltre i 100 km/h in autostrada e superare i 90 km/h sulle strade extraurbane principali. Se si commettono infrazioni durante i primi tre anni di patente, la decurtazione dei punti sulla patente sarà raddoppiata.

Il rinnovo della patente B invece avviene ogni 10 anni fino al compimento dei 50 anni di età. Successivamente ogni 5 anni per chi ha un’età compresa tra i 50 e i 70 anni e poi ogni tre anni a partire dai 70 anni di età.

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