Allo studio del Governo c’è una novità che potrebbe portare alla sospensione o alla revoca della patente: ecco per quale reato.
L’estate è il periodo peggiore per quanto riguarda la bruttissima abitudine di abbandonare i propri animali. Sono ancora troppe le famiglie che, dovendo partire per le vacanze e non volendo o potendo spendere soldi per una pensione, decidono di separarsi dal proprio animale abbandonandolo a bordo strada o peggio in mezzo all’autostrada.
Proprio per questo il nuovo Codice della Strada potrebbe contenere alcune novità anche riguardo l’abbandono degli animali. Il Governo, infatti, starebbe valutando anche pene e sanzioni per chi decide di lasciare il proprio animale domestico sulle principali arterie del Paese.
L’idea del Governo per punire chi abbandona gli animali
La novità potrebbe essere contenuta novità inserite nel DDL Sicurezza Stradale, come annunciato da Matteo Salvini, Ministro dei Trasporti e vice premier dell’Esecutivo di Giorgia Meloni che è intervenuto nuovamente sul tema parlando di quelle che potrebbe essere le nuove sanzioni in arrivo con le novità che lo stesso ministro vuole inserire per chi decide di dire addio al proprio animale domestico lasciando sulle strade italiane. “Nel ddl sulla Sicurezza stradale che arriverà in discussione in Parlamento – ha spiegato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti durante il Question Time a Palazzo Madama – , stiamo valutando e proporremo modifiche per inasprire le sanzioni nei confronti di chi abbandona animali domestici su strada, arrivando fino alla revoca o sospensione della patente. Oltre a essere un atto di assoluta barbarie e inciviltà rischia di mettere anche a repentaglio l’incolumità di coloro che viaggiano. Spero serva a far capire che deve essere vacanza per tutti”, le sue parole.
Un comportamento, quello di chi decide di abbandonare un animale a bordo strada, che non solo è disumano ma che mette in pericolo anche gli altri automobilisti e la loro sicurezza: capita spesso, infatti, che gli animali, dopo essere stati abbandonati, rincorrano le auto dei proprietari o che comunque inizino a vagare per le strade rappresentando un pericolo per chiunque si trovi a passare da quelle parti con il rischio concreto di essere investiti e causare incidenti dalle conseguenze molto pericolose. A questo poi, va aggiunto anche il problema della responsabilità dell’incidente. Trattandosi di un animale domestico, nella maggior parte di parla di cani e di gatti, la giurisprudenza prevede che sia il proprietario dell’animale a dover risarcire il danno, dal momento che il custode è sempre responsabile del danno cagionato da ciò che ha in custodia, salvo la circostanza in cui possa provare che si tratti di un caso fortuito. Chi abbandona un animale, quindi, non commette solo un reato penale, ma potrebbe rendersi responsabile di omicidio colposo qualora causasse un incidente stradale mortale.
La Lav (Lega antivivisezione) stima che ogni anno in media in Italia vengano abbandonati circa 50.000 cani e 80.000 gatti. Oltre l’80% di questi animali, nel momento in cui viene lasciato solo, rischia di morire a causa di investimenti, di malnutrizione o persino di maltrattamenti. Il periodo peggiore da questo punto di vista è l’estate, periodo durante il quale il tasso di abbandono di animali – sempre secondo Lav – crescerebbe del 25 – 30% Anche per questo il Governo sta ragionando su un’inasprimento delle sanzioni. La norma di riferimento è l’articolo 727 del Codice Penale, nel quale si dice che “chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro”. Con il nuovo DDL, però, queste sanzioni potrebbero salire da un minimo di 5.000 euro a un massimo di 30.000, oltre alla sospensione o la revoca della patente per l’abbandono degli animali, riprendendo una proposta che era già stata lanciata qualche anno fa.