Spesso capita di trovarsi davanti al cartello del passo carrabile, ma cosa identifica e cosa stabilisce il Codice della Strada?
Chiunque si muova per la strada, che sia in auto, in moto, in bici, in monopattino o a piedi, si imbatterà più e più volte in un passo carrabile, segnalato con apposito cartello. Si tratta di una zona d’accesso dedicata ai veicoli che può condurre ad un cortile, ad un parcheggio, o ad un garage. Essendo un punto di transito da cui ci sono continue entrare ed uscite, è severamente vietato sostarci davanti, questo perché ovviamente si crea un impedimento. Il massimo consentito è un stop momentaneo, con il conducente che rimane al volante per spostarsi immediatamente in caso di necessità.
Normalmente l’area è separata dalla carreggiata dal marciapiede in modo da permettere ai pedoni di accedere all’edificio o in generale all’interno. Di sovente infatti il cartello delimita l’ingresso in uno spazio condominiale o ad un esercizio lavorativo, si pensi ad esempio ad un’officina.
Per evitare il parcheggio selvaggio a volte vengono inserite delle catene, o delle barriere fisiche. Va detto che non si può agire spontaneamente. L’autorizzazione a proteggere il punto in questione deve arrivare dalle autorità locali, poiché influisce sul traffico e la sicurezza e addirittura in alcune aree è perfino vietato.
Passo carrabile, tutto quello che c’è da sapere
Riguardo la funzione del cartello, questo serve per avvisare i pedoni della possibilità di un flusso di auto o motocicli in un tratto solitamente riservato all’attraversamento a piedi. E’ importante poi evidenziare che il passo carrabile ha validità permanente, mentre per quanto concerne l’affissione del segnale, ben visibile, deve essere in posizione parallela, al confine tra suolo pubblico e privato.
La placca per essere valida deve essere dotata degli estremi dell’atto di autorizzazione. Quindi nello specifico nella parte superiore sarà presente il nome dell’ente che rilasciato il via libera, solitamente in Comune corrispondente; al centro si trova il pittogramma del divieto di sosta, accompagnato dalla scritta “passo carrabile”. Quindi sotto si legge in numero di autorizzazione e l’anno di riferimento.
Tutti gli elementi che abbiamo indicato devono essere presenti, altrimenti il cartello non sarà valido e le forze dell’ordine non potranno sanzionare eventuali infrazioni.
Le dimensioni del segnale vanno da 45×25 cm a 60×40 cm. Ad installarlo sarà lo stesso titolare dell’autorizzazione, quindi nella fattispecie il Comune, che successivamente dovrà preoccuparsi della sua manutenzione.
Non è infrequente l’associazione di un altro cartello che indica una “zona di rimozione”. Di solito bianco e un po’ più piccolo, sfoggia il disegno di un carro attrezzi che porta via una macchina.
Ma cosa dice il Codice della Strada a tal proposito? L’articolo di riferimento è il 22. Qui viene stabilito che l’abuso, ovvero l’apposizione garibaldina e non autorizzata del cartello comporta una multa che va da 173 a 694 euro. Sempre all’interno dello stesso vi sono specificate le dimensioni del varco che non potrà essere inferiore a 2,5 metri e non superiore ai 4. Rispetto a incroci o svolte, invece, la distanza dovrà essere di almeno 12 metri.
Cosa succede invece se si abbandona la propria vettura davanti ad un passaggio? In questo caso la sanzione varia da 42 a 173 euro. Se il mezzo incriminato è una moto la somma dovuta andrà da 25 a 100 euro.