Il nuovo codice della strada prevede una sola eccezione alla regola del semaforo rosso. Una situazione rara che vale la pena conoscere.
Il nuovo codice ha cambiato molte regole e ancora di più ha accresciuto la consapevolezza che aci sono confini che non sono teorici, ma vanno rispettati. Pochi hanno mai avuto dubbi sul fatto che il semaforo rosso fosse uno di questi. Ma meglio conoscere attentamente le regole, anche per scoprire che ogni regola ha la sua eccezione, e questo vale anche per i semafori.
![Semaforo rosso eccezione](https://www.allaguida.it/wp-content/uploads/2025/02/Col-semaforo-rosso-non-si-scherza-12022025-allaguida.it_.jpg)
Le nuove regole hanno inasprito le sanzioni: 150 euro di multa e 6 punti che spariscono dalla patente, così, in un attimo. Le telecamere agli incroci sono spietate: registrano ogni passaggio, ogni infrazione, senza possibilità di appello. Gli automobilisti lo sanno bene: il rosso non perdona. Eppure esiste un caso, uno solo, in cui si può evitare la multa.
Questione di vita o di morte
La legge riconosce lo “stato di necessità“. Sembra una formula complicata, invece è semplice: si può passare col rosso solo quando si trasporta qualcuno che ha urgente bisogno di cure mediche. In questi casi, il vecchio trucco del fazzoletto bianco dal finestrino funziona ancora. Non è una leggenda metropolitana né un’usanza superata – è un segnale che gli altri automobilisti riconoscono subito.
![Semaforo rosso eccezione](https://www.allaguida.it/wp-content/uploads/2025/02/Emergenza-sanitaria-lunica-eccezione-12022025-allaguida.it_.jpg)
Le altre scuse non valgono niente. L’incrocio vuoto? Non conta. Nessuno in vista per chilometri? Irrilevante. La fretta per il lavoro? Dimenticatelo. Gli agenti non guardano in faccia nessuno: attraversare col rosso è proibito, anche alle tre di notte su una strada deserta. Anzi, soprattutto.
I semafori sono come sentinelle elettroniche, non si distraggono e non si stancano, non accettano giustificazioni. La loro luce rossa dice una cosa sola: stop. Gli autovelox fotografano ogni violazione, le telecamere registrano tutto. La tecnologia non fa sconti a nessuno.
Il fazzoletto bianco rimane l’unico lasciapassare riconosciuto. Un pezzo di stoffa che dice: “Fate largo, c’è un’emergenza”. Deve essere una vera emergenza medica, non una scusa inventata al momento, ovviamente, altrimenti i guai saranno ancora più grossi.
La sicurezza agli incroci non è uno scherzo. Un attimo di distrazione può trasformare una normale giornata in tragedia. Le multe pesanti servono proprio a questo: ricordare che il rosso non è un optional. Non è una questione di burocrazia – è una questione di vita.
L’unica eccezione resta non a caso quella dell’emergenza sanitaria. In quei momenti, quando ogni secondo è prezioso, il codice della strada fa un passo indietro. La vita viene prima delle regole. Per tutto il resto, il rosso significa una cosa sola: fermarsi. Senza se e senza eccezioni.