Parcheggi, che mazzata: pagano tutti, non si salva più nessuno

Una rivoluzione nella gestione dei parcheggi. Adesso pagheranno tutti, e molto salato.

Le strisce blu si stanno mangiando le città pezzo dopo pezzo. Chi lotta quotidianamente per trovare posto, con qualunque tipo di veicolo, lo sa. Prima le zone centrali, poi quelle intermedie, infine pure le periferie. Non c’è spazio, non c’è più un angolo delle nostre città che non faccia gola ad amministrazioni che hanno necissità di fare cassa, e farla in fretta.

Parcheggi
Arriva la stangata parcheggi – allaguida.it

Un caso dei più gravi è Milano. Uno dei più tartassati da multe e tariffe di parcheggio. Ma le cattive novità non finiscono qui. Adesso il Comune guarda con interesse a quello che succede a Parigi, dove da un anno e mezzo anche scooter e moto devono pagare per sostare. Una novità che potrebbe presto attraversare le Alpi e arrivare fino a noi.

La città sta scoppiando

I numeri sono quelli di una città al limite. Ci sono 380.000 posti auto in tutto, di cui 300.000 per strada. Eppure ogni giorno 180.000 veicoli finiscono parcheggiati dove capita. Le moto sono 192.000 e aumentano di settimana in settimana. Per non parlare di bici e monopattini, che spuntano come funghi sui marciapiedi.

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In città non c’è più spazio – allaguida.it

Il Comune ragiona così: chi usa lo spazio pubblico deve pagare. Non importa se hai due o quattro ruote. Lo spazio è quello che è, non si può allargare la città come una fisarmonica. I parigini hanno fatto da apripista: là i motociclisti pagano tutto il giorno, dalle 9 alle 20.

L’idea per Milano è semplice. Zone dedicate ai mezzi leggeri con prezzi più bassi delle auto. Chi parcheggia sul marciapiede paga di più, come una specie di multa preventiva. In centro costerà come sempre un occhio della testa. In periferia si potrà respirare un po’.

Servirà qualche novità tecnica. Targhe per tutti i mezzi, anche le bici. Un’app per smartphone per gestire tutto il sistema. Niente di impossibile nel 2025. Anzi, potrebbe pure essere comodo: apri l’app, vedi dove c’è posto e vai dritto lì.

La città sta cambiando in fretta. Gli spazi per le auto si restringono e al loro posto arrivano parcheggi più piccoli per mezzi leggeri. Dove prima stava un’auto ora ci stanno quattro motorini. Il Comune ci guadagna, la città diventa più ordinata.

Altre città europee l’hanno già sperimentato da tempo e il parcheggio libero sta diventando un ricordo, come le cabine telefoniche. Milano vuole gestire ogni metro quadro come se fosse oro. Chi vuole lasciare il proprio mezzo in strada dovrà pagare il giusto prezzo.

Qualcuno si lamenterà, è normale. Altri diranno che era ora. Le grandi città funzionano così: regole chiare per tutti. Il cambiamento è già partito. Niente resta fermo in città, e ad accorgersene è il nostro portafoglio.

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