Una Pagani è per sempre. Lo dimostra questo, tanto per cambiare, esemplare unico: si chiama Pagani Zonda Fantasma Evo. Non è una nuova Zonda, ma una Zonda prima ricostruita e ora anche aggiornata. Deriva appunto dalla Zonda Fantasma, un’auto del 2005. Ma cerchiamo di ricostruire anche noi la vicenda di questa favolosa hypercar italiana.
Nel 2005 la Pagani produsse la Zonda F, dove F stava per Fangio; era un omaggio ovviamente a Juan Manuel Fangio. Il grande campione degli anni ’50, scomparso dieci anni prima, fu anche un mentore per Horacio Pagani, argentino come lui. Il pentatitolato in Formula 1 diede delle precise indicazioni e suggerimenti proprio in fase di progettazione della prima Zonda, suggerendo per l’appunto l’utilizzo di un motore Mercedes. La Zonda F originale montava quindi un V12 aspirato AMG da 7.3 litri e raggiungeva la bellezza di 602 cavalli e 760 Nm di coppia. C’era poi anche la versione spinta, come se la prima non fosse abbastanza: il pacchetto Clubsport portava la potenza a 650 cavalli e la coppia a 780 Nm.
L’esemplare in questione, dal numero di telaio 53, purtroppo andò quasi distrutto nel 2012 in un grave incidente ad Hong Kong (proprio perché il proprietario vive nell’ex colonia britannica, quella Zonda fu la prima con la guida a destra). Il costosissimo rottame fu riportato in fabbrica, a San Cesario sul Panaro (Modena). Lì gli specialisti della Pagani praticamente ricostruirono la vettura, restituendole nuova vita. Si trasformò in un nuovo esemplare unico, lo chiamarono Zonda Fantasma.
Oggi arriva l’upgrade. Su richiesta di un cliente speciale, la fabbrica modenese ha aggiornato la Fantasma, facendola diventare Pagani Zonda Fantasma Evo, basandola sulle specifiche della Zonda 760. Le novità sono soprattutto estetiche. La carrozzeria è in fibra di carbonio bicolore, sopra in rosso amaranto e sotto col carbonio a vista. Le fiancate sono attraversate da una striscia rossa che forma un cuneo. Il cofano anteriore (che non ospita il motore, tutte le Pagani hanno il propulsore posteriore centrale) è impreziosito dalla fascia tricolore della bandiera italiana a triangolo rovesciato. Non ci sono più le luci diurne a Led. Cambiato anche l’alettone. Dentro i sedili sono ora rivestiti in Alcantara nera, mentre prima erano in pelle bianca e rossa.
Da un punto di vista meccanico, è stato applicato un cambio manuale a 6 marce, mentre prima era un automatico sequenziale. Non sono stati diffusi dettagli sul motore ma è probabile che, come le altre 760, il V12 Mercedes AMG 7.3 dovrebbe raggiungere ora la potenza di 760 cavalli.