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La piccola berlina di casa Opel compie 30 anni. Nel corso delle sue generazioni, ben quattro al momento e senza contare i vari restyling subìti, è stata prodotta in più di 12 milioni di unità, una vastità pure le versioni.
Il primo modello è stato prodotto nel 1982 riscuotendo sin dagli esordi un grande successo pure con le versioni sportive GSi fino al 1993, subito dopo arriva l’Opel Corsa denominata “B” prodotta dal 1993 al 2000; la terza dal 2000 al 2006, ed infine la quarta dal 2006 a tutt’oggi comprese tutte di un seppur leggero restyling.
Il nome Corsa è un omaggio alla tradizione sportivo-automobilistica Italiana.
Questo 2012 è l’anno in cui la Casa tedesca Opel celebra anche il festeggiamento dei suoi 150 anni: un’industria che inizialmente nasce incentrando il proprio operato nella produzione di macchine da cucire, successivamente di biciclette e, dal 1899, si interessa particolarmente alla produzione di autovetture.
Con la Corsa, dopo il successo riscosso a livello extraeuropeo, gli ingegneri del marchio hanno ben pensato di diffondere il successo anche in altri territori e proponendo autovetture che adottassero la medesima meccanica, modelli comunque facenti parte del Gruppo General Motors chiaramente venduti con altri marchi come quello Chevrolet per quanto riguarda il Sud America, Golden per l’Australia o Buick Sail per la Cina, non citiamo Vauxhall per quanto ne concerne l’Inghilterra perché lì la Corsa ha debuttato contemporaneamente a quella con marchio Opel.
Sin da subito la Corsa, come anticipavamo, ha riscosso un grande successo sotto il punto di vista di vendite e questo è stato reso possibile grazie alla versatilità che essa offriva ed offre tutt’ora date tutte le varianti disponibili: le più confortevoli pensate alle piccole famiglie o le sportive pensate in maniera particolare ad un pubblico giovane. Da un lato però è sempre stata una vettura tra quelle più parche del mercato.
Nel 1995 fu l’anno della presentazione del prototipo Opel Corsa Eco 3, questa vettura consentiva di percorrere, stando ai dati dichiarati dalla Casa, anche 100 km con un solo litro di carburante. E’ stato proprio da qui, da questa particolarità inedita per una vettura di questo segmento, che iniziò una lunga e repentina serie di versioni della Corsa che mettevano in primo piano la voce consumi al fine di attirare il pubblico proprio su questo, considerata una delle caratteristiche fondamentali che un’auto deve rispettare al meglio.
Passiamo ora alle sportive dell’intera generazione Corsa. Inizialmente, nel 1988 furono infatti lanciate la Corsa 1.5 turbodiesel e la Corsa 1.6 GSi: nel mentre la prima univa due binomi quali l’economicità del propulsore a gasolio lanciato l’anno precedente a prestazioni più brillanti grazie alla sovralimentazione, la seconda si impose come versione di punta, era spinta da un nuovo 1.6 a benzina in grado di erogare una potenza massima di 101 cavalli di potenza massima e di spingere la vettura ad una velocità di 186 km/h. Come nel caso della Corsa 1.5 diesel lanciata l’anno prima, anche queste due nuove versioni montavano un cambio a 5 marce.
Ad oggi, per quanto riguarda le sportive della gamma, dobbiamo far ricorso alla nuova sigla OPC: parliamo quindi di vetture proposte per chi ama le alte prestazioni. Impressionati le caratteristiche dell’ultima Opel Corsa OPC 1.6 turbo: i dati dichiarano 211 cavalli di potenza, una coppia di 250 Nm, una velocità massima di 230 km/h e lo scatto 0-100 km/h in 6,8 secondi.
L’inizio degli anni novanta dovevano essere gli anni di un radicale e profondo cambiamento quanto meno stilistico per l’Opel Corsa. La concorrenza la stava quasi superando e parliamo delle Renault Clio, Peugeot 106, Ford Fiesta o le Fiat Punto. Le matite degli ingegneri apportarono quindi adeguamenti sul fronte design rendendo ora la vettura dalle linee più sinuose, rotondeggianti e più ricercate dal pubblico, giusto per prendere le distanze dai canoni delle rivali che proponevano invece un design più squadrato. Della Opel Corsa infatti è sempre stata rimarchevole la capacità di rinnovarsi e aggiornarsi anche non solo sotto il punto di vista estetico ma anche negli interni o nella tecnologia stessa. Ogni sei mesi infatti, la Casa era solita lanciare sul mercato la Corsa in varianti nuove oppure con rivisitazioni nei particolari o, comunque sia, sempre con innovazioni di qual si voglia genere.
Il 2001 fu l’anno di un profondo cambiamento del modello, un design inedito, una proposta forse senza precedenti per Opel e sin da subito una grande conquista di un pubblico ammaliato da una vettura che proponeva un rapporto qualità/prezzo dei migliori nella sua categoria. Una volta lanciata sul mercato si è aggiudicata ben 4 stelle Euro NCAP (su cinque), un dato buono se non ottimo per una vettura del segmento B. Poche, se non rare erano le concorrenti che riuscivano ad affiancarsi alla Corsa in materia di sicurezza. Analoga al modello precedente era solamente la disponibilità di due corpi vettura di base, ossia a due volumi e a 3 o a 5 porte, differenti tra loro nella parte posteriore. Completamente rivisitata anche la gamma motori e chiaramente potenziata, ora erano tutte con distribuzione a 4 valvole per cilindro, sia tra le benzina che tra le diesel. Il 2003 è l’anno di un leggero restyling estetico che coinvolge la mascherina anteriore che ora sfoggia una cromatura sul logo, il paraurti anteriore e nuovi fari anteriori (tridimensionali con proiettori a vista), nuovo disegno del paraurti posteriore e altri piccoli dettagli negli interni.
Proprio con questa serie della Corsa comincia la partner-ship tra Opel e Fiat per quanto riguarda i propulsori. Opel infatti adotta per la Corsa il 1.3 turbodiesel common rail, mentre i 1.7 turbodiesel ad inziezione diretta, modello DI senza intercooler e modello DTI con intercooler, furono sostituiti da un 1.7 turbodiesel, common rail modello CDTI.
Arriva il 2006, anno in cui la Corsa ha un necessario bisogno di una rivisitazione e subito Opel presenta al Salone di Londra la nuova berlina giunta alla sua quarta serie assemblata sull’inedito telaio della Fiat Grande Punto. Grande spazio è stato dato anche stavolta all’aspetto della sicurezza, sia attiva che passiva, come le rivali Renault Clio, Fiat Grande Punto e Peugeot 207, ottenendo subito 5 stelle nei crash-test di EuroNCAP. Le linee ora sono del tutto nuove e anche in questo caso nulla hanno a che vedere con quelle della precedente versione: tutto nuovo il design dei fari sia anteriori che posteriori, una linea aerodinamica e volta alla sportività. Quattro sono le versioni presenti in listino: si parte dalla Club (base, che comprende quattro airbag), segue l’Enjoy (che aggiunge il climatizzatore manuale, i due airbag per la testa e, dal 2008, anche la radio CD con lettore MP3), la Sport (solo nella variante tre porte, che prevede il volante in pelle traforata, i fendinebbia, la radio CD con MP3, i cerchi in lega da 16 pollici e, dal 2008, anche i vetri posteriori scuri, il computer di bordo e il cruise control) ed infine la Cosmo (solo cinque porte, con volante in pelle e sedili misto pelle-tessuto, computer di bordo, cruise control, fendinebbia e cerchi sempre da 16 pollici).
A febbraio 2011, l’utilitaria tedesca viene rinfrescata nella linea, ora più vicina ai nuovi modelli della casa. Entra in listino la versione b-color in sostituzione della Sport, mentre nell’aprile dello stesso anno debutta la versione cosidetta “estrema” e parliamo della OPC anche in veste Nurburgring Edition dotata di un 1.6 avente un turbocompressore. La potenza ora aumenta da 192 cavalli a ben 210 e l’ accelerazione 0-100 km/h passa da 7.2 secondi a 6.8. Viene prodotta in soli 500 esemplari e commercializzata a partire da giugno 2011. Esternamente si differenzia solo per il doppio scarico posteriore e per le pinze freno con logo Brembo maggiorate. Tecnicamente, si segnala la riprogrammazione dell’ESP e l’assetto che viene ulteriormente abbassato e affinato per un piacere di guida senza precedenti ed inoltre viene montato un differenziale autobloccante per aumentare la motricità in uscita di curva. Di serie anche i cerchi da 18 pollici. Sempre nel corso del 2011 viene introdotta la Corsa con alimentazione bi-fuel benzina/GPL, spinta da un 1.2 da 83 cavalli.