Il mondo Alfa Romeo è in fermento. Le prime immagini stanno scatenando un entusiasmo contagioso tra appassionati e addetti ai lavori, mentre la piccola Junior macina già diecimila ordini.
C’è qualcosa di magico nell’aria quando si parla di una nuova Alfa Romeo. Le voci si rincorrono veloci nei corridoi degli appassionati, alimentate dai render del talentuoso Ale Masera che sta regalando scorci sempre più dettagliati di quello che vedremo su strada.
E chi ha avuto la fortuna di dare un’occhiata dal vivo al nuovo SUV del Biscione non riesce a trattenere l’entusiasmo. Sembra proprio che questa volta Alfa Romeo abbia fatto centro, con un’auto capace di far ricredere anche i più scettici sulla nuova direzione del marchio.
La nuova Stelvio è l’ultima creatura del Biscione e cresce in dimensioni, abbandonando la vecchia piattaforma Giorgio per abbracciare la più moderna STLA Large. Il passo si allunga, oscillando tra 2,8 e 3,0 metri, regalando più spazio e presenza su strada. Ma sono i dettagli a fare la differenza. Il montante posteriore gioca a nascondino, avvolto in un vetro scuro che si fonde con il lunotto in un effetto ottico già apprezzato sulla Junior. È come se l’auto volesse nascondere la sua struttura per apparire più leggera, più filante.
Al posteriore, le luci raccontano una storia nuova. Due barre luminose si rincorrono: una superiore, dritta e decisa, l’altra più in basso che disegna forme triangolari. La firma di Mesonero si legge chiara nei dettagli, come quella punta sul cofano che strizza l’occhio alla mitica 33 Stradale. Persino la targa si sposta, abbandonando la storica posizione laterale per trovare casa al centro del portellone.
Sotto il vestito nuovo, la Stelvio nasconde una sorpresa. Oltre alla versione elettrica, si parla con insistenza di una variante EREV: un’auto elettrica con un piccolo motore termico pronto a entrare in gioco per allungare l’autonomia. Non sarà disponibile subito, ma potrebbe essere la risposta giusta per chi cerca il meglio dei due mondi. E non è tutto: la piattaforma multienergia potrebbe ospitare anche motori tradizionali, proprio come fa la Charger che sulla stessa base monta sia powertrain elettrici che un possente V6.
La strada è tracciata. La nuova Stelvio si prepara a entrare in scena con un mix perfetto di eleganza italiana e tecnologia d’avanguardia. Le linee più moderne sposano soluzioni innovative, creando un’auto che non vuole solo essere bella da vedere, ma anche entusiasmante da guidare. Il DNA sportivo del marchio è sempre lì, e si evolve per abbracciare il futuro. E a giudicare dall’attesa che sta creando, sembra proprio che il mercato non veda l’ora di metterci le mani sopra.