Nuovo Mercedes Classe V è il monovolume per eccellenza quando si parla di NCC (Noleggio Con Conducente), ma anche per chi vuole una rappresentanza di un certo tipo. Con questa nuova versione si affaccia ovviamente anche alle famiglie numerose, che non vogliono avere problemi di spazio sia per trasportare figli (e amici) sia per coltivare le proprie passioni.
Stile solido ma leggermente nuovo
[didascalia fornitore=”altro”]Mercedes Classe V da avanti[/didascalia]
Mercedes Classe V è stato oggetto di qualche variazione in questo nuovo modello, che lo rende ancora più solido nello stile. Tutto si concentra perlopiù nella zona anteriore, con calandra e paraurti che adesso hanno un profilo differente ed aiutano non solo a dare importanza a tutto il muso ma anche a suggerire un’idea di maggiore larghezza. E poi richiama anche quelle che vengono definite le “passenger cars” di Mercedes, perchè non dimentichiamoci che Classe V è trattato più come gamma auto per utilizzo professionale. D’altronde il 70% della clientela di questa monovolume viene direttamente dal settore business, differenziato in base allo scopo. Cì il noleggio con conducente, gli hotel che hanno bisogno di navette, le rappresentanze aziendali e chi più ne ha più ne metta, ma tutte con la necessità di far trasparire un animo premium come comune denominatore. Ma se il 70% dei clienti arriva dal mondo lavorativo, il restante 30% sono privati. Privati intesi proprio come famiglie con figli. In effetti con le diverse lunghezze a disposizione il nuovo Classe V può misurare 4.9, 5.1 o 5.3 metri in base alla versione scelta – la differenza la fa il passo, che però resta della stessa misura nei due tagli più lunghi – e quindi la modularità possiamo sicuramente annoverarla come suo punto forte. Ad ogni modo le versioni Long ed Extra Long sono sicuramente le favorite dai clienti della rete di professionisti, mentre la più piccola Compact è appannaggio dei privati.
Interni da…Stella
[didascalia fornitore=”altro”]Interni Mercedes Classe V[/didascalia]
Se già da fuori Mercedes Classe V si propone come monovolume di alto rango, internamente non poteva che mantenere lo stesso imprinting. D’altronde è proprio al suo interno che devono vivere quei passeggeri che intende coccolare, siano essi dei clienti da trasportare da un punto A ad un punto B, dei figli da accompagnare a scuola o dei passeggeri abituali. Ecco che quindi prende in prestito tutto il know how maturato dalle auto, lo si vede ampiamente per come sono disposti i comandi di bordo. Display infotainment al centro della plancia, inserti molto belli da vedere – anche se un po’ plasticosi battendoci le dita sopra – e sedili sui quali potresti dormire beatamente. Oltre agli inserti sono infatti una novità i sedili relax, optional di fascia alta che offrono il non plus ultra in fatto di comodità. Hanno il poggiapiedi separato, possono riscaldare o raffreddare schienale e piano di seduta, hanno i poggiatesta più imbottiti, il sostegno per le gambe e possono farti un bel massaggio. Nulla di meglio per chi vuole godersi un viaggio in completo relax…anche se rinunciando al piacere della guida. Chi prende le redini in mano di questo Classe V impugna in pratica lo stesso volante che può trovare su altre Mercedes, tanto per far capire quanto sia sottile il confine che separa le diverse tipologie di approccio al mercato da parte del brand della Stella. Ma in tutto questo tran tran non dimentichiamoci che c’è anche la possibilità di togliere o spostare – grazie ai binari sul pavimento – le due file posteriori di sedili, allargando o stringendo il bagagliaio. Grossomodo il volume massimo per la capienza è di 5.000 litri circa, quindi non si può dire che non ci sia spazio a bordo praticamente per ogni cosa.
Tecnologia da primato
[didascalia fornitore=”altro”]Sedili luxury Mercedes Classe V[/didascalia]
Mercedes non è famosa solo per lo stile, ma anche per la tecnologia e l’assistenza alla guida e nuovo Mercedes Classe V non vuole essere l’ultimo della…classe. A bordo sono tanti gli “aggeggi” che possono essere richiesti e si trovano in dotazione già di serie, tutti settati al meglio. Il monitoraggio angolo cieco degli specchietti, il mantenimento di corsia, la frenata automatica d’emergenza e poi anche l’assistenza al parcheggio con la telecamere perimetrale in aggiunta. E diremmo che, viste le dimensioni, avere un occhio elettronico che ti permette di verificare che non ci siano ostacoli pericolosi attorno al perimetro è quasi un must have su questo tipo di veicoli.
Prova su strada Mercede Classe V
Grande novità su questa nuova versione di Classe V è il motore, o meglio la famiglia di motori. Arriva anche qui la famiglia OM 654, tripudio di tecnologia firmato Mercedes che ormai abbiamo già visto adottato su molteplici modelli di auto come la Classe E. Sono motori diesel dai consumi e dalle emissioni ridotte al minimo, grazie anche al cambio automatico 9G-Tronic a 9 marce che aiuta a mantenere quanto più bassi possibili i giri. Un optional da circa 2.200 euro quello del cambio automatico, che però vale la pena prendere in considerazione soprattutto per evitare grossi problemi nell’affrontare quotidianamente del noiosissimo traffico cittadino. Guidare nuovo Classe V comunque non è dissimile dal prendere le redini di una sontuosa berlina, a patto di considerare l’idea di essere seduti abbastanza più in alto. La sensazione è quella di avere il pieno controllo in ogni situazione, che sia durante un trasferimento autostradale oppure ai semafori. Facile come non mai la guida con il cambio che si occupa di regolare al meglio il funzionamento del 4 cilindri dai consumi decisamente bassi – noi abbiamo provato il 2.0 da 163 cavalli – ed il volante che si potrebbe girare quasi con un dito. A proposito di volante il raggio di sterzata non l’abbiamo trovato affatto cattivo, tanto che pure le inversioni a U le abbiamo affrontate con una certa scioltezza (e poche manovre…). Se dovessimo puntare il dito su un aspetto in particolare quello è il pedale del freno. Curioso che sia decisamente duro da premere, dato che in una giornata di uso intensivo potrebbe affaticare non poco il piede, soprattutto guidando per molto tempo in città.