Il nuovo limite di velocità in Italia continua a far discutere: è passato un anno, ma stanno davvero funzionando.
L’eccesso di velocità è una delle principali cause di incidente stradale. Superare i limiti aumenta i rischi di perdere il controllo del mezzo, influisce sui tempi di reazione e rende più difficoltoso eventuali ostacoli, senza considerare le conseguenze ben più pesanti in caso di impatto. Ecco perché su questo punto la normativa nel nostro paese, e non solo, è particolarmente stringente, e impone rigidi limiti soprattutto nelle aree urbane.
Gli autovelox sono onnipresenti sulle nostre strade, proprio per rilevare e sanzionare eventuali infrazioni e garantire la sicurezza stradale. Le polemiche, però, non mancano sulla questione. Diversi automobilisti hanno lamentato il fatto che in alcuni casi vengano utilizzati più per aiutare le casse comunali che per reali motivi di sicurezza. Ma c’è davvero un’esagerazione sui limiti di velocità e sui controlli in merito?
Una risposta alla domanda la danno gli esiti di un’altra norma particolarmente contestata: la decisione di alcune città italiane di abbassare il limite di velocità, di norma fissato a 50 Km/h, sino a 30 Km/h. E’ passato un anno da quando Bologna, prima grande città ad attuare il provvedimento (non senza polemiche da parte dei cittadini, e anche di alcuni esponenti politici come per esempio il ministro dei Trasporti Salvini), è diventata “Città 30”, e gli esiti hanno sorpreso.
Bologna, la Città 30 è un successo
Con il finire dell’anno, il Comune di Bologna ha comunicato anche i dati legati all’anno trascorso da “Città 30”, e gli esiti sono estremamente positivi: nessun pedone, infatti, ha perso la vita in città nel corso dell’ultimo anno (non accadeva dal 1991), sono dimezzati gli incidenti mortali (-49%), e gli incidenti gravi (-13%), e calano anche i feriti (11 %). Ottimi risultati, che si uniscono anche al buon riscontro dal punto di vista ambientale: l’inquinamento è diminuito del 29,3%.
Insomma, misure in controtendenza con il resto del paese che dimostrano come Città 30 sia un esperimento sino ad ora riuscito. La prudenza, quando si tratta di sicurezza stradale e di eccesso di velocità, non è mai troppa e le maggiori restrizioni hanno portato a benefici su tutta la linea. E’ un dato certamente su cui riflettere anche per il resto del paese, con buona pace di chi riteneva questo provvedimento esagerato ed insostenibile per il traffico cittadino.