È stato approvato dalla commissione Ambiente, Transizione ecologica e Lavori pubblici il testo del decreto sulla riforma del Codice della Strada: le novità.
La commissione Ambiente, Transizione ecologica e Lavori pubblici del Senato ha dato il via libera, dopo quello della Camera dello scorso marzo, alla riforma del Codice della strada che adesso passerà in aula al Senato prima di diventare legge.
Nel testo del decreto sono state inserite una serie di nuove disposizione con l’obiettivo di potenziare la sicurezza stradale e ridurre il numero di incidenti: dall’introduzione di un nuovo dispositivo per rilevare il tasso alcolemico dell’automobilista alla stretta per chi guida utilizzando lo smartphone.
Il decreto che contiene le novità per il Codice della Strada, dopo l’approvazione della Ambiente, Transizione ecologica e Lavori pubblici del Senato e della Camera, tra il 19 ed il 21 novembre approderà a Palazzo Madama per l’ok definitivo al testo che diventerà legge.
Tra le nuove disposizioni è previsto un inasprimento delle sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza. Nel dettaglio, secondo la riforma del Codice della strada, scatterà una multa dai 573 ai 2.170 euro e la sospensione della patente da 3 a 6 mesi per chi viene trovato con un tasso alcolemico tra 0,5 e 0,8 grammi per litro. Per valori oltre 1,5 grammi per litro, scatteranno l’arresto da 6 a 12 mesi e sanzioni da 1.500 a 6mila euro con sospensione della patente da 1 a 2 anni. Viene introdotto anche l’obbligo dell’alcolock, dispositivo che rileva il tasso alcolemico dell’automobilista e che dovrà essere installato sulla vettura dei soggetti per i quali sono scattate sanzioni legate alla guida in stato di ebbrezza. Il conducente dovrà effettuare il test prima di mettersi al volante e, se il dispositivo rileva un tasso alcolemico, il mezzo non si avvierà.
Stretta anche sugli smartphone. Per gli automobilisti che utilizzano questi dispositivi alla guida di un veicolo sono previste sanzioni il cui importo varia, in base alla gravità della violazione dai 250 ai mille euro. Per i recidivi la multa prevista va da 350 a 1.400 euro. Inoltre, in questi casi scatterà la sospensione della patente per una settimana, se sulla patente sono presenti almeno 10 punti, di 15 giorni, invece, se il “saldo” è inferiore ai 10 punti. Tempistiche che raddoppiano in caso di incidenti stradali.
Novità anche per gli autovelox: un automobilista che riceve più multe sulla stessa strada, in un periodo di un’ora e di competenza dello stesso ente, dovrà pagare solo la sanzione più alta, ma aumentata di un terzo. Le multe non saranno, dunque, cumulate.
Cambiano le regole anche per i neopatentati. Per chi ha conseguito la patente B il divieto di guidare supercar passa da 1 a 3 anni. Per i primi tre anni, dunque, il neopatentato non potrà mettersi al volante di veicoli superiori a 75 chilowatt per tonnellata o veicoli M1 (anche elettrici o ibridi) superiori a 105 chilowatt per tonnellata.
Nel testo sono state introdotte anche delle misure per garantire la sicurezza dei ciclisti: è stato stabilito l’obbligo di mantenere una distanza di almeno 1,5 metri dalle biciclette in fase di sorpasso. Inoltre, le biciclette elettriche non potranno avere un motore di potenza superiore ai 250 Watt e non potranno superare la velocità massima di 30 km/h.
Infine, è stato stabilito l’obbligo di contrassegno e di assicurazione per tutti i monopattini e di indossare il casco quando si è alla guida di questi mezzi.