Inutile negare che l’attenzione, a Detroit, fosse tutta per le nuove Alfa Romeo da lanciare nei prossimi anni. Gli ultimi mesi sono trascorsi immaginando come si sarebbe potuti arrivare al traguardo di 500 mila auto nel 2018, quando l’intera gamma del Biscione sarà nuova e completa. In realtà, il piano industriale prevede il passaggio a 400 mila unità, comunque uno sforzo enorme da mettere in atto, perché oggi si ragiona nell’ordine delle 74 mila auto consegnate nel 2013 in tutto il mondo. Sapevamo sarebbe uscita di scena la MiTo, mentre la Giulietta verrà rinnovata tra il 2016 e 2018.
Saranno due i modelli di segmento C, una soluzione hatchback (due volumi) e una crossover compatta. A fine 2015 finalmente scopriremo la berlina media che rimpiazzerà la 159, la Giulia di cui si parla da tanto tempo e che è stata quasi “annunciata” nel suo pianale, condiviso con la Ghibli e apparso tra una slide e l’altra a Detroit. Tra 2016 e 2018, invece, largo alle variante wagon, così come alla berlina di segmento superiore (E). Confermati i due prodotti crossover di media e alta gamma.
La novità si scorge tra i prodotti ad altissime prestazioni, una “speciality” nel 2018. Azzardiamo un modello derivato dalla futura Maserati Granturismo, a ribadire con forza il legame tra Tridente e Biscione nell’alto di gamma. Mentre altre voci suggeriscono una spider. Propendiamo per la prima tesi, perché il posizionamento è superiore alla 4C e 4C spider.
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I motori che troveremo sotto al cofano delle nuove Alfa saranno i seguenti: benzina quattro cilindri turbo con potenze tra 120 e 180 cavalli, mentre le più sportive avranno unità tra 180 e oltre 300 cavalli. Al top, un V6 turbo capace di 400 cavalli con versioni da oltre 500 cavalli. I diesel ruoteranno intorno ai 4 cilindri in linea (potenze tra 120 e 200 cavalli) e i sei cilindri a V da 250 a più di 300 cavalli.
L’investimento assicurato per raggiungere gli obiettivi, fissati in un passaggio da 74 mila (2013) a 400 mila auto vendute globalmente nel 2018, è pari a 5 miliardi di euro . Tutta la produzione sarà italiana e si avranno ulteriori risorse umane negli impianti di Modena, mentre due figure di spicco arriveranno direttamente dalla Ferrari per dirigere le operazioni quotidiane.
Harald Wester ha sintetizzato bene quale sarà il ruolo del marchio: «E’ tempo di tornare alle Alfa Romeo che la gente ha ammirato». E tra i nomi storici di casa Alfa c’è il Quadrifoglio Verde, che nel 2015 troverà spazio sulla carrozzeria della 4C. Dalla slide presentata a Detroit si intravede la prima modifica estetica, i nuovissimi gruppi ottici, poi ci sarà un motore sempre 1750cc turbo ma con potenza decisamente superiore all’unità attualmente impiegata sulla splendida coupé.
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