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E’ la nuova hot hatch della casa di Hamamatsu, Suzuki Swift Sport, la piccola grintosa giunta ormai alla terza generazione. Leggera, veloce, atletica, un design volto alla sportività enfatizzato dalle linee compatte, dall’ampia griglia frontale a nido d’ape e dai paraurti esclusivi, dallo spoiler anteriore, dall’estrattore e dal doppio terminale di scarico. L’indole sportiva è poi rafforzata dalle appendici aerodinamiche rigorosamente nere che spiccano sul frontale, sulle fiancate e sulla coda, insieme allo spoiler sul tetto che unisce aerodinamica ed estetica corsaiola. Cerchi in lega da 17 pollici a razze sottili.
Rispetto al modello precedente il passo è di 20 mm più lungo, aumentano anche le carreggiate, ora di 40 mm più larghe, abbassata di 15 mm e allargata di 40 mm la carrozzeria per garantire un migliore assetto e una silhouette dall’aspetto racing. Queste le dimensioni: lunghezza 384 cm, larghezza 174 cm, altezza 150 cm e passo di 245 cm. Tra le colorazioni disponibili spicca l’esclusivo giallo racing, omaggio alla livrea della Swift ufficiale che dominò il Junior World Rally Championship nel 2007 e nel 2010. La Suzuki Swift Sport è già disponibile con un prezzo di lancio, valido fino al 31 maggio 2018, pari a 18.150 euro, anziché 21.190 euro. Quasi inesistenti gli optional disponibili, ad eccezione della vernice metallizzata, infatti anche per la nuova Swift vale il concetto tanto caro alla casa nipponica del “tutto di serie” che comprende sia gli innovativi sistemi di sicurezza come la frenata automatica, il mantenimento corsia con sterzo attivo, il monitoraggio attenzione conducente, il cruise control adattivo, gli abbaglianti automatici e la retrocamera.
E’ il mondo delle corse il fil rouge della nuova hot hatch giapponese e questo concetto al quale si ispira la vettura viene riproposto anche negli interni. L’abitacolo offre un ambiente coinvolgente ed interattivo sottolineato dagli inserti rossi e dal pannello strumenti in stile sportivo che riporta negli indicatori i valori del turbo e della temperature dell’olio. Rivestimenti di qualità e sedili anteriori integrali sostengono il pilota e il passeggero anteriore in maniera salda e comoda. Anche il volante trasuda racing con la corona a forma di “D” e la pelle goffrata per un’impugnatura ferma e sicura con inserti satinati, dettagli nero laccati e cuciture rosse. Infine il pomello del cambio con parti cromate e i pedali sportivi in alluminio. Infotainment dotato di touchscreen da 7 pollici con navigatore mappe 3D e slot SD Card oltre all’oramai immancabile e irrinunciabile integrazione con lo smartphone grazie alle applicazioni di Apple CarPlay, Android Auto o MirrorLink. La capacità di carico del bagagliaio è notevole nonostante le dimensioni ridotte, ben 265 litri che diventano 947 abbattendo i sedili posteriori.
Piccola, agile e scattante, la nuova hot hatch di Hamamatsu sfoggia un motore 1.4 Boosterjet da 140 cavalli, 230 Nm di coppia e un peso a vuoto di soli 975 Kg. Niente male il rapporto peso/coppia motrice della nuova Swift Sport di ben 4.2 Kg/Nm. Valori che permettono alla Swift Sport di passare da 0 a 100 km/h in 8,1 secondi e di raggiungere la velocità massima di 210 km/h. Tutta potenza viene erogata alle sole ruote anteriori e gestita da un cambio manuale a 6 rapporti. Migliorata la guidabili grazie alle nuove sospensioni che garantiscono minor rollio e maggiore stabilità. All’anteriore la Swift Sport monta ammortizzatori Monroe, inoltre è stata aumentata la sezione della barra stabilizzatrice, aggiungendo al supporto una boccola in Teflon. Il mozzo e i supporti della ruota sono stati realizzati in un pezzo unico, aumentando la distanza tra i supporti e accrescendo del 15% la rigidezza del camber durante le curve. Soluzioni che assicurano un assetto rigido senza però aumentare eccessivamente la durezza delle molle o della barra anteriore permettendo movimenti fluidi dei bracci e un costante contatto tra pneumatico e strada. Al posteriore sempre ammortizzatori Monroe insieme ad una barra di torsione e molle elicoidali.
Piccola, grintosa e aggressiva. Un’auto divertente da guidare e vistosa quanto basta nella sua colorazione più interessante e sbarazzina, il giallo racing di Hamamatsu. L’abbiamo provata in Andalusia in un percorso misto, molto suggestivo che ci ha portato da Malaga a Marbella, fino ad Ronda, nell’entroterra della splendida Costa del Sol. Un’auto reattiva e agile con un cambio netto e preciso negli inserimenti. Il motore mostra la sua potenza già a 2.500 giri, pronta ai bassi, veloce e molto leggera. Grazie alla turbina a bassa inerzia l’erogazione del motore è brillante a partire già dai 2500 ai 5000 giri permettendo di sfruttare bene ogni marcia. Anche lo sterzo dona sensazioni sportive, ben calibrato, morbido e preciso.