Seppur con una certa iniziale fatica, fisiologica potremmo dire, il brand coreano SsangYong sta riuscendo in Italia a trovare una propria dimensione. In questo panorama è stata lanciata la nuova SsangYong Tivoli, restyling arrivato dopo due anni dal primo lancio. Il crossover coreano si aggiorna non solo nell’estetica ma soprattutto nei contenuti, con elettronica di bordo decisamente più avanzata del modello che sostituisce. Andiamo a scoprire nei dettagli questa SsangYong Tivoli, presentando nel complesso la vettura: prezzo, dimensioni e molto altro. E poi le nostre impressioni dopo la prova su strada.
La nuova SsangYong Tivoli si inserisce di diritto in un segmento estremamente combattuto oggigiorno, quello dei crossover di piccole dimensioni. Questo perchè la lunghezza complessiva dell’auto è di soli 4.20 metri, nonostante le linee della carrozzeria possano farla sembrare un’auto decisamente più grande. L’alternarsi di superfici piatte e curve crea un effetto ottico piacevole, ma al tempo stesso gli spigoli vivi e le nervature presenti sia sul cofano anteriore che lungo le portiere le donano dei muscoli, sapientemente affiancati dai nuovi fari fendinebbia a LED. Al posteriore salta all’occhio lo spigolo vivo che sale lungo i passaruota posteriori e si raccorda direttamente con i gruppi ottici, profilando così anche una spalla più larga. Guardando però il piccolo SUV dal posteriore si perde un po’ quell’armonia stilistica che ha caratterizzato il blocco anteriore, con le linee del portellone bagagliaio che non si raccordano alla perfezione con quelle, sempre articolate, del paraurti. Questo fattore, in effetti, avrebbero potuto migliorarlo, ma i gusti sono gusti ci piace dire.
Dentro la nuova SsangYong Tivoli ci si accomoda con una certa facilità, merito di una posizione di guida ben riuscita e che a lungo andare sembra non affaticare troppo. Il blocco comandi, con volante e strumentazione, ha una connotazione classica ed un mix di analogico e digitale, mentre segnaliamo che i tastini sulle razze del volante sono originali nelle forme ed esulano un po’ da quelli normalmente visti nel panorama automobilistico mondiale. Al centro della plancia trova spazio un display touchscreen da 7 pollici, dal quale è possibile comandare le funzioni di bordo e controllare la direzione di retromarcia grazie alla retrocamera di parcheggio, ma il telefono lo si interfaccia solo con il bluetooth e non anche con protocolli come Android Auto e Apple Car Play. I comandi del climatizzatore sono risultati invece troppo verticali, che costringono a distogliere in parte lo sguardo dalla strada per attivarli. Tra le plastiche sparse abbiamo apprezzato i vani portaoggetti e lo spazio riservato anche a chi siede in seconda fila, con un posto centrale più comodo grazie al tunnel basso, ma avremmo preferito qualche presa USB in più, che ad oggi non fa mai male.
Rispetto alla precedente generazione di SsangYong Tivoli qui siamo in presenza di un’auto che ha anche la frenata d’emergenza autonoma e l’avviso di tamponamento, sistemi da prendere in seria considerazione in fatto di prevenzione degli incidenti. Il computer di bordo è stato anche migliorato, adesso comandato meglio con l’aggiunta del pulsante TRIP sulla razza del volante, così da non dover staccare le mani per azionarlo in altro modo.
E’ finalmente giunto il momento di mettersi al volante di SsangYong Tivoli e di cominciare il nostro test drive. Saliamo a bordo della vettura e ci troviamo di fronte ad una plancia di buona fattura, con ottime finiture e completa in ogni dettaglio, spicca nel mezzo lo schermo sette pollici dall’ottima risoluzione. Comodi e avvolgenti i sedili, mentre il cruscotto dà l’idea di essere un po’ datato e non certo modernissimo. Si sta comodi a bordo di Tivoli: anche i passeggeri posteriori hanno spazio a sufficienza per le gambe, dietro però mancano sia prese USB che le bocchette dell’aria condizionata. Accendiamo il motore e partiamo.
Siamo a bordo del primo modello completamente nuovo da parte del marchio coreano dopo l’acquisizione di Mahrindra. E’ un salto totale di qualità rispetto al passato, un ottimo SUV di segmento B dall’aspetto interessante e dal costo contenuto. Le linee sono spigolose e sportive, tipo Nissan Juke o Kia Soul, il bagagliaio non è niente male per una vettura di 4.20 metri.
Alla guida di SsangYong Tivoli non si sta male per nulla. Buona tenuta di strada della vettura, l’assetto non è sportivo: le sospensioni sono morbide e in curva si corica parecchio. Questo porta a guidare la vettura con uno stile tranquillo e confortevole. Il volante è diretto e senza ritardi. Ci sono tre diverse modalità di servosterzo elettrico: si sente la differenza con la modalità sport, il volante è più preciso rispetto alla modalità comforto o normal. Il motore diesel da 115 cavalli spinge bene anche dai bassi regimi, dato che ha buona coppia, e poi non è molto rumoroso. I consumi non sono male, siamo attorno ai 13 km con un litro di media. Cambio manuale a sei marce leggero, mentre il pedale del freno non è molto lineare.
E’ una vettura comoda, adatta ai viaggi lunghi. Si possono fare molti kilometri a bordo di Tivoli senza essere stanchi all’arrivo. E’ un’auto concreta, c’è tutto quello che serve con un prezzo contenuto.
La nuova SsangYong Tivoli è proposta in ben sette livelli di allestimento, con prezzi che partono dai 15.950 euro per l’ingresso in gamma, ma possono arrivare anche ai 23.150 euro delle versioni top. L’allestimento Start, con il motore 1.6 litri e le due ruote motrici, è il primo step possibile, mentre le variazioni in salita si hanno in caso di aggiunta delle quattro ruote motrici o della scelta di allestimenti differenti: questo perchè il motore 1.6 benzina non varia se non per l’aggiunta della doppia alimentazione con il GPL.