Francia-Italia, a colpi di stile. Nella “battaglia” tra nuova Renault Twingo e Fiat 500, un confronto che tra pochi mesi vedrà esprimersi il mercato, arrivano le parole di Lapo Elkann. Il fratello di John, titolare di Italian Independent, dà il là alla polemica su Twitter: «what do you think about the French copying Fiat 500?!??!!! Renault stop the cheating and be original! #fiat500 #beoriginal #becreative», è il tweet dell’Elkann solitamente più sopra le righe.
Definisce la nuova Renault Twingo una copia della Fiat 500, chiedendo a Renault di smetterla di imbrogliare ed essere originale. Parole fuori luogo, come spesso ci ha abituato Lapo. Lui che di design crede di saperne poi tanto, dovrebbe anche porsi la domanda del perché certe auto sembrino uguali tra loro.
Adam e 500, Twingo e 500, solo per citare due casi su tutti, quelli in fondo più accattivanti per il pubblico. La realtà sembra essere un’altra, sbrigativamente catalogabile come una “copia” dello stile altrui. Per disegnare auto coinvolgenti, simpatiche, ben proporzionate, si può giocare ben poco con la fantasia: è più “facile” vestire un modello più grande, anziché un’auto da città, costretta a dimensioni ridotte. Così sei obbligato a mettere le ruote ai quattro angoli, che significa a sua volta disegnare un posteriore un po’ bombato. E’ un caso che la up!, Mii e Citigo non abbiano lo stesso appeal della 500 sulla coda? Non lo è. E l’abitacolo? Regalare spazio interno ti costringe a ridurre il volume anteriore, del cofano motore: anche qui, un musetto dai tratti spioventi anziché squadrati, stile K-car giapponese, ha il suo fascino e saper scegliere la giusta foggia dei gruppi ottici influenza tutta l’auto. E’ un caso che una Alto o la stessa Twingo seconda serie non catturino come la nuova o la 500 o, ancora, la Adam?
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Più che copia, è interpretazione forzata, da farcire con piccoli accorgimenti: calandra e fari nello specifico. Passando al confronto tra Renault Twingo e Fiat 500, prendiamo come riferimento cinque aree. Dello stile abbiamo spiegato ampiamente le ragioni di certe scelte e il verdetto che ci sentiamo di pronunciare vede pendere leggermente la bilancia dalla parte della francese.
Stile: Twingo 8 e 1/2; Fiat 500: 8
Dimensioni e bagagliaio
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Metro alla mano, si scoprono due auto diverse più di quanto non sembri a un primo sguardo. La Fiat 500 è sulla scena da molti anni ormai, tuttavia, riesce a interpretare bene le esigenze di chi cerca una citycar. Lunghezza complessiva di 3 metri e 55 centimetri, è più corta di 4 rispetto alla nuova Twingo. Maggiore è il divario sull’altezza, i 149 centimetri dell’italiana su strada appaiono già generosi, così leggere di 1 metro e 55 sulla Twingo lascia un po’ perplessi: siamo a quote da Fiat Panda… La larghezza è pressoché identica, un centimetro più larga la francese (164 contro 163 centimetri). Poi c’è il dettaglio del bagagliaio, e la nuova Twingo va ammesso come dia la paga alla 500. Sono 219 i litri di spazio nel vano posteriore, contro gli appena 185 litri della piccola torinese. Amplierà sicuramente questo valore con la nuova generazione, ma al momento la progettualità più fresca della Twingo si prende un voto extra.
Chi è salito a bordo della 500 riconoscerà anche la difficoltà di stare seduti dietro, con il tetto quasi a sfiorare la testa anche di chi non è certo uno spilungone, diciamo che dal metro e settantacinque in su c’è qualche problema di troppo.
Twingo 7; Fiat 500: 6
Motori
Piaccia o meno, il gruppo Fiat ha un’egemonia nella produzione di motori per citycar e utilitarie. Egemonia che pesa anche in questo confronto tra 500 e nuova Twingo. Al momento (marzo 2014; ndr) la francese ha annunciato che verrà proposta con due alternative a benzina, il bel turbo tre cilindri 900 cc da 90 cavalli e 135 Nm di coppia e l’aspirato mille di pari frazionamento ma con 70 cavalli e 99 Nm di coppia. E’ unità presa in prestito dall’attuale Smart ForTwo, progetto gemello che porta come conseguenza il posizionamento al retrotreno di motore e trazione.
Due propulsori che coprono la gran parte della richiesta nel segmento, ma in Fiat possono calare l’asso non solo per merito del Multijet da 95 cavalli, ma anche il buon vecchio Fire 1.2, alternativa low cost al bicilindrico turbo 900 cc da 85 e 105 cavalli. E le versioni bifuel? Contando il mix di alternative, sono ben 5 quelle possibili con la 500, contro le 2 della Renault. Valutando la modernità, invece, il gap si riduce: 3 a 2 per Fiat.
Twingo 7; Fiat 500: 8
Listino prezzi
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Non sono stati ancora annunciati i prezzi di lancio della nuova Renault Twingo, impossibile fare un confronto tra dotazioni, allestimenti e listino.
Conclusioni
La matematica dice 22 pari. Non si può concludere così il confronto, non senza sostenere le ragioni dell’una e quelle dell’altra. Abbiamo esaminato le aree principali dei due modelli, ma aggiungiamo altro.
La Twingo ha dalla sua il vantaggio di essere un prodotto appena presentato, poi ci sono le cinque porte che aiutano e piacciono su una piccola da città. E’ originale nella tecnica, con uno schema tuttodietro che non si vedeva da tantissimo tempo (Smart a parte) e motori moderni seppur non completissimi nell’offerta di potenze e alimentazioni.
Della Fiat 500 non si può certo parlare male, perché il successo che continua a mietere è sotto gli occhi di tutti. Nel testa a testa sconta due porte in meno, un’abitabilità non eccelsa per i posti dietro e un look sempre piacevole ma adesso chiamato a rinfrescarsi. Un giudizio assoluto è arduo da esprimere, personalmente proviamo a darlo, consapevoli delle varie fazioni pronte a immolarsi per la propria preferita.
Il verdetto: vittoria Twingo
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