Si trova ad uno stadio iniziale dello sviluppo ma già cominciano a circolare le foto spia della prossima Porsche Cayenne. Parliamo della nuova generazione che dovrebbe esordire alla fine del 2017 come modello 2018. La mascheratura lascia intravedere delle differenze nel tetto, la cui linea è più allungava verso la coda. Inoltre i passaruota sembrano più larghi e alti. Appare diverso anche lo spoiler posteriore. Altro non si riesce a distinguere, stante il camuffamento attuale. Per quanto riguarda gli interni si attendono componenti analoghi a quelli previsti sulla Panamera, fra i quali spiccano i comandi touch in maggiore quantità rispetto a pulsanti e manopole.
A quanto si dice le novità più importanti della prossima Porsche Cayenne saranno dove non si vede, cioè nella struttura. Il telaio nascerà dall’ultima evoluzione della piattaforma modulare Volkswagen chiamata MLB. Sarà quindi in comune con Audi Q7, Volkswagen Touareg, Bentley Bentayga e Lamborghini Urus. Secondo lo stato attuale della tecnica industriale in questo settore, l’uso combinato di acciaio ad alta resistenza ed alluminio (aggiungiamo anche della fibra di carbonio qua e là) consentirà l’aumento di rigidità e resistenza, contemporaneamente alla diminuzione del peso. Si parla di una differenza fino a 200 Kg, un’enormità, anche se parliamo di un peso complessivo attuale superiore alle due tonnellate.
Oltre allo stile degli interni, da Porsche Panamera la terza generazione del Cayenne riprenderà anche le unità motrici, in particolare si attende il nuovo V8 4 litri biturbo sulla Turbo, affiancato dal V6 2.9 litri e dal diesel 4 litri V8.
IL RESTYLING E’ RECENTISSIMO
L’attuale generazione della Porsche Cayenne, la seconda, venne presentata nel 2010 ed è stata sottoposta a restyling nel 2014. La novità principale è stata l’introduzione della versione ibrida plug-in. I 321 cavalli del propulsore V6 3.0 turbo a benzina sono affiancati dai 95 cavalli del motore elettrico per una potenza complessiva di 416 cavalli ed una coppia massima combinata di 590 Newton metri. Un dettaglio non universalmente conosciuto è il primato di Porsche anche nella tecnologia ibrida. Nel senso che la prima automobile ibrida della storia fu la Lohner-Porsche del 1899. Si trattava di un veicolo che funzionava con piccoli motori elettrici applicati a ciascuna ruota, la cui corrente veniva generata da un motore a benzina. Questo veicolo fu sviluppato dal 24enne Ferdinand Porsche, all’avanguardia fin dall’inizio della sua carriera.