La Mini ha saputo cambiare pelle, passando alla tecnologia alla spina, migliorando un prodotto di successo. Ecco il segreto della nuova Cooper full electric.
La Mini ha cavalcato il successo dello storico modello per una versione alla spina molto convincente. La soluzione migliore per i brand che hanno una lunga storia alla spalle può essere quello di non discostarsi troppo dalle linee che hanno creato il mito, aggiungendo quel pacco batteria che oggi risulta indispensabile per cavalcare al meglio la transizione.
Uno dei problemi principali delle EV è che risultano troppo costose. Il segmento A e B dovrebbe essere alla portata di tutti. Sulla base di questa esigenza la nuova elettrica di casa Mini sarà meno costosa, facendo uno step in avanti in quanto a tecnologia. La Mini è controllata dalla BMW e dallo scandalo del dieselgate in avanti, in Germania, è risultato evidente che il mondo dell’auto non sarebbe più stato lo stesso.
In ambito europeo hanno spinto forte l’acceleratore sulla nuova tecnologia alla spina che dovrebbe avere un impatto sull’inquinamento globale. La manovra legata, esclusivamente, alle due e quatto ruote rischia di essere un clamoroso regalo alla Cina, produttore di batterie, oltre che una goccia in un oceano sul piano del concreto impatto ambientale. Storici marchi si sono trovati presti alla sprovvista, superati da nuovi brand come Tesla che sono nati con lo scopo di produrre EV.
A livello europeo la situazione è molto spaccata tra produttori che hanno accelerato il processo di conversione della gamma, come Mini, ad altri che solo ora stanno comprendendo la portata del nuovo business. Per ora si conoscono i prezzi tedeschi della nuova Cooper full electric e partono da 32.900 euro, esclusi gli incentivi.
Le caratteristiche della nuova Mini elettrica
In Italia il prezzo potrebbe essere superiore di un paio di migliaia di euro, a causa dell’Iva, ma anche se arrivasse a circa 34mila euro, sarebbe inferiore rispetto agli attuali 37.650. Sarebbe quantomeno un segnale di un impegno per un contenimento dei costi necessari per una concreta diffusione delle EV. La nuova Cooper E partirà da 32.900 euro in Germania, mentre la Cooper SE costerà 4.000 euro in più, 36.900.
La prima variante presenta un motore da 135 kW (184 CV) e batteria da 40,7 kWh, con 305 km di autonomia. La seconda, invece, vanta 160 kW (218 CV) di potenza e batteria da 54,2 kWh, con range di 402 km. Un bel passo in avanti rispetto ai 234 km attuali. La Cooper E genera una coppia di 290 Nm, accelerando da 0 a 100 km/h in 7,3 secondi.
La Cooper SE copre lo 0 a 100 km/h in appena 6,7 secondi, con una coppia massima di 330 Nm. Secondo la responsabile del brand, Stefanie Wurst, l’obiettivo è quello di conciliare i valori storici della famiglia inglese con le nuove tecnologia, ricreando l’emozionante piacere di guida di un go-kart elettrificato. Gli appassionati già non vedono l’ora di mettere le mani sulle versioni che usano batterie NMC, smentendo le voci che parlavano di celle LFP dal costo più basso. Non ci resta che attendere il listino delle versioni che saranno commercializzate in Italia.