Nuova Hyundai Tucson non passa inosservata. Ce ne siamo accorti dagli sguardi in strada durante il nostro test drive. Perché non parliamo più di un SUV convenzionale, ma di una Sport Utility realizzata con dettagliato esercizio di stile su ogni centimetro della carrozzeria.
Una silhouette ricca di marcate nervature con fari a LED anteriori ricchi di effetto, oltre ad una fanaleria posteriore carica di carattere aggressivo. Nuova Tucson è indubbiamente ammaliante.
Della ricchissima gamma elettrificata di cui giova la quarta generazione del C-SUV coreano, abbiamo avuto il piacere di guidare la versione mild hybrid a 48 V con motore 1.6 T-GDI da 150 CV 2WD e cambio robotizzato a doppia frizione a 7 rapporti DCT.
Allestimento Exellence che annovera i fari full led, il navigatore, il monitoraggio dell’angolo cieco e il cruise control adattativo (presente solo col cambio automatico) in aggiunta ad una già buona dotazione dell’allestimento Xtech comprensivo di ben 7 airbag.
Sulla versione mild hybrid paga un po’ la capienza del baule, 577 litri contro 616 litri della versione full hybrid. La piccola batteria posta sotto il vano bagagliaio ne è la “colpa”.
Ma parliamo di un sistema ibrido leggero apprezzatissimo su nuova Tucson, in quanto la percezione del veleggiare del motore a bassi regimi di marcia (uguale migliori consumi) è quanto mai reale. Motore peraltro silenziosissimo, quanto silenzioso è tutto il veicolo ben isolato da rumori esterni.
Lo schema interno della nuova Tucson è la chiave di un perfetto connubio con la bellezza esteriore di questo rinnovato C-SUV. Nell’abitacolo si respira comfort di guida e le dotazioni a disposizione del conducente appaiono come un vestito fatto su misura.
Tutto al posto giusto, con la corretta sinergia a favore dell’utilizzo dei comandi sia al volante che dell’infotainment, e un cluster digitale graficamente stiloso e ricco di info, oltre un cockpit davvero avvolgente.
Il climatizzatore automatico a 3 zone è una chicca da non sottovalutare oltre chiaramente alla presenza del sistema di navigazione (impeccabile nelle destinazioni richieste) con display touchscreen TFT LCD da 10.25” con Connettività Apple CarPlay e Android Auto AUDIO/TELEMATICA. I servizi telematici Bluelink sono poi una manna dal cielo.
Vengono segnalati tutti i semafori con telecamera per evitare “passaggi a pelo” con il rosso e anche gli autovelox sono allertati con un bip acustico. Presenti chiaramente comandi audio al volante e riconoscimento vocale.
Troviamo quindi di serie il sistema di assistenza alla partenza in salita e discesa, utilissimo su tratti collinari o in montagna, il sistema di mantenimento al centro della corsia (molto ben tarato e senza effetti ping pong) e il sistema di assistenza anti-collisione frontale con riconoscimento veicoli, pedoni e cicli.
Fanno da cornice i sedili anteriori riscaldabili, volante riscaldabile e retrovisore interno elettrocromico, oltre ai vetri posteriori oscurati.
Il portellone posteriore è elettrico e si apre tramite la chiave, mentre per chiuderlo si utilizza il tasto apposito posto sul portellone stesso.
E con l’allestimento Exellence come non sottolineare la presenza dell’impianto audio Krell Premium Sound System con sistema audio a 8 canali con subwoofer e amplificatore esterno. Una bomba esplosiva.
Buoni anche gli spazi per gli oggetti della vita quotidiana con un box sotto il bracciolo centrale posto tra i due sedili anteriori molto utile per mettere anche qualche bibita di piccole dimensioni.
La versione mild hybrid a 48 volt fa parte della “triade” elettrica di nuova Hyundai Tucson, che si può acquistare anche Full Hybrid, mentre nel corso del 2021 arriverà anche la Plug-in Hybrid.
Con questo motore ibrido/benzina “leggero” la nuova Tucson risulta brillante e non consuma molto. E il cambio robotizzato a doppia frizione a 7 marce DCT utilizzato su questo modello è estremamente efficacie, puntuale e preciso.
Nella modalità sport aumenta molto la potenza, ma a nostro avviso si trascina troppo. Un allungo quasi estenuante fino al limite di coppia. Bisogna essere bravi a staccare-attaccare il piede dell’acceleratore per far modulare meglio la cambiata.
Ma con questo propulsore si ottiene la giusta vivacità e fa poco rumore. Fino a 60 km/h orari sembra quasi di guidare un SUV 100% elettrico tanto è poco percettibile il sound del 1.6 turbo.
Leggiadra in curva risponde bene ai sottosterzi e piace molto anche l’enorme modularità della frenata, mai nervosa.
Parliamo di un SUV medio di oltre 1,5 tonnellate quindi con un peso considerevole. Eppure sembra di guidare una berlina. Velocità massima di 193 Km/h che non abbiamo mai toccato ma su tratti di strada extraurbani si viaggia a ritmo di crociera (130-150 Km/h) nel più totale comfort.
Bene anche quando si rallenta e poi si riparte repentinamente. L’automatico robotizzato a doppia frizione ha un tempo di risposta immediato e brioso.
Il volante ha un ottimo angolo di sterzata e anche nelle manovre veloci si comporta in maniera eccelsa.
Molto apprezzata, parlando di manovre, la telecamera di retromarcia a disposizione. Ampissima visione grandangolare e splendida grafica in aiuto al conducente.
Per quanto riguarda i consumi abbiamo realizzato da lettura computer di bordo un 8,4 litri ogni 100 Km. Percorrendo circa 800 Km totali su percorso misto. Non tanto lontani dai consumi dichiarati dalla casa per il benzina/mild hybrid di 6,5 litri ogni 100 Km. Con un pieno di “verde” si percorrono comunque circa 600 Km.
La Hyundai Tucson da noi provata, vale a dire la versione 1.6 turbo mild-hybrid a benzina da 150 CV con batteria da 48 V 2WD in allestimento Exellence e cambio automatico a 7 rapporti DCT costa di listino 35.100 euro. Attualmente è acquistabile nel già ricco allestimento XTech (26.650 euro) con il finanziamento Hyundai i-Plus. A fronte di permuta o rottamazione con una rata di 249 euro al mese e dopo 3 anni si decide se tenerla, sostituirla o restituirla.