Ricordate la Fiat Croma? Quella vera, la berlina degli anni ’80, non quella specie di Suv abortito di una decina d’anni fa. Era l’epoca in cui la casa italiana aveva ancora la volontà di competere nel segmento delle ammiraglie, prima del buio d’inizio millennio. In attesa che nel prossimo futuro possa tornare una strategia del genere in uno dei vari marchi del gruppo FCA, un giovanissimo appassionato italiano ne ha immaginato una riedizione.
Sotto la denominazione Indav Design si cela il quindicenne Davide Invidia. Sul suo profilo Facebook egli si definisce appassionato e designer di automotive. In questo periodo ha appunto caricato un rendering in cui immagina come potrebbe essere un’eventuale nuova Fiat Croma.
Sintetizzando in modo brutale, possiamo definirla una sorta di Fiat Tipo allungata. Parliamo ovviamente della Tipo attuale. Ma del resto le stesse case automobilistiche ci hanno abituato negli ultimi anni ad un design molto uniforme tra i vari modelli dello stesso marchio, a volte fin troppo.
D’altra parte non riusciamo proprio a trovare nulla che non vada nel lavoro di questo designer in erba. Davanti e dietro abbiamo il “family feeling” che deve accomunare i modelli di un brand, in questo caso le Fiat di oggi e domani; il profilo è elegante e moderno, ma conserva una certa classicità, perché una berlina di segmento superiore non è pensata per i più giovani. Inoltre una Fiat non può né deve somigliare ad un’Alfa o a una Chrysler (una volta avremmo detto Lancia ma non rivanghiamo). Per quanto riguarda le berline di lusso invece attualmente è Maserati il player del gruppo.
Un’auto così, a parità di altre considerazioni come meccanica, equipaggiamenti o prezzo, potrebbe competere in modo più che dignitoso nel settore delle flotte aziendali, l’unico ormai (e purtroppo) dove la berlina classica a tre volumi ha ancora uno sbocco commerciale.
La Fiat Croma originale venne lanciata nel 1985. Sostituiva la poco fortunata Argenta. Faceva parte di un progetto congiunto con Lancia Thema, Saab 9000 e Alfa Romeo 164, con le quali condivideva telaio, sospensioni, freni e altri componenti. Si trattava inoltre della prima ammiraglia Fiat a trazione anteriore, frutto appunto di quella piattaforma chiamata “tipo quattro”.
La Fiat Croma ottenne un discreto successo commerciale. Nei dieci anni in cui fu prodotta ne vennero venduti circa 438.000 esemplari, una cifra interessante per un modello di quel segmento. Adottò anche delle soluzioni tecniche sofisticate per l’epoca, come la geometria variabile per l’aspirazione nella versione CHT e l’iniezione diretta nel turbodiesel del 1988. La Croma attinse anche all’Alfa Romeo, da poco acquisita dalla Fiat, per montare nella versione top di gamma un motore 2.5 V6 derivato dal celebre Busso del biscione.