Scatta l’allarme multe. Ecco cosa sta succedendo. Una nuova normativa è in arrivo, ma c’è un problema.
Il prossimo 5 marzo sarà un momento importante per il settore dell’automotive in quanto la Commissione Europea presenterà il nuovo Piano D’azione studiato assieme ai costruttori. Il fulcro attorno al quale ruota la questione è ovviamente la progressiva conversione all’elettrico e il conseguente atteggiamento che le varie Case devono tenere. Lo scorso anno aveva tenuto banco la famosa vicenda delle multe da infliggere ai marchi incapaci di abbassare le emissioni nocive dei proprio veicoli, mentre in occasione del prossimo incontro in tema potrebbe non essere nemmeno toccato.
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Mentre i punti interrogativi sul futuro continuano a rimanere tali, le aziende produttrici proseguono in ordine sparso. C’è infatti chi prosegue in maniera virtuosa e si mantiene fedele alle zero emissioni e chi, invece, è già tornato sui propri passi ripristinando l’accantonato diesel a causa delle migliaia di EV rimasti invenduti che mandato quasi ko alcuni dei brand più noti e rinomati al mondo.
Piano auto dell’Unione Europea, tutte le novità sugli incentivi
Il 2024 è stato sicuramente un anno complicato per l’industria automobilistica. Mai prima di allora tanti marchi avevano manifestato segni di sofferenza così rilevanti anche se alla fine i numeri globali ci dicono che nel mondo sono stati immatricolati 88,2 milioni di veicoli, per un incremento dell’1,7% rispetto al 2023. Le criticità hanno riguardato perlopiù le automobili a batteria e di questo la Commissione Europea ne è ben conscia e la volontà è quella di superarle.
Il tentativo di risoluzione si chiama European Connected and Autonomous Vehicle Alliance, un gruppo che vedrà riuniti gli azionisti del settore per individuare elementi condivisi in termini di hardware e software. L’ente comunitario, da parte sua, ha deciso che si unirà ai Paesi dell’Unione per intercettare il modo migliore per incentivare l’acquisto di vetture a spina ed attivare dei bonus, diversi però dei discussi incentivi europei.
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Tra gli argomenti in agenda anche l’aumento delle infrastrutture dedicate alla ricarica e il minor tempo di attesa. A questo proposito si è ipotizzata l’idea di lanciare un’iniziativa dal nome European Clean Transport Corridor volta a migliorare i punti di ricarica per mezzi pesanti. In secondo luogo verrà lanciato un pacchetto Battery Boost per diminuire la dipendenza dalla Cina per la produzione degli accumulatori. In mezzo a tutte queste iniziative resta il dubbio su come verrà affrontata la questione sanzioni. Fuori dall’ordine dell’ordine del meeting, potrebbe cadere nel nulla.