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Consigli e Guide

Novità Codice della Strada, su questi aspetti diventa più “morbido”: le leggi a cui prestare attenzione

Arrivano alcune novità riguardanti il Codice della Strada, che ha causato non poche polemiche lo scorso dicembre. Ecco cosa cambia.

Il 14 di dicembre scorso, dopo mesi di attesa, il nuovo Codice della Strada ha fatto il proprio esordio ufficiale. Il documento rivisto è stato fortemente voluto da Matteo Salvini, che da anni chiedeva maggiori restrizioni, nel tentativo di ridurre il numero di morti e feriti sulle strade. Tra le novità più severe c’è l’introduzione della sospensione breve della patente di guida, che può essere applicata se si guida sotto l’effetto di alcol e droghe, ma anche se si utilizza il cellulare alla guida.

Codice della Strada tutte le novità – Allaguida.it

Inoltre, le sanzioni pecuniarie sono state rese ben più costose, anche per chi eccede i limiti di velocità. Nelle ultime ore, tuttavia, il nuovo Codice della Strada è stato reso, in un certo senso, più permissivo, sul fronte della guida sotto alcol e droghe. Andiamo a vedere quali sono le novità principali e perché questa modifica rischia di modificare nei suoi cardini principali il CdS introdotto da soli pochi mesi.

Codice della Strada, tutto ciò che è cambiato

Secondo quanto riportato dal sito web “Virgilio.it“, c’è una novità importante per chi si mette al volante avendo assunto sostanze stupefacenti. Se hai assunto droghe e poi guidi, anche se non hai uno stato di alterazione visibile, rischi una pesante sanzione, almeno secondo quanto emerso dal nuovo Codice della Strada. Tuttavia, ora è arrivato un cambiamento importante. L’11 di aprile scorso, è stata pubblicata una circolare congiunta del Ministero dell’Interno e della Salute, ed è in questo caso che c’è un chiarimento importante.

Guida ecco i particolari – Allaguida.it

Per farla breve, non basterà aver fumato uno spinello fumato giorni prima per far scattare il ritiro della patente, come si era detto ripetutamente in questi ultimi mesi, suscitando attacchi pesanti soprattutto contro Matteo Salvini, il quale ha sempre preteso tolleranza zero in tali situazioni. Il reato scatta quando ci si mette al volante dopo aver assunto queste sostanze, ma la nuova circolare ha spiegato in termini più chiari il significato del termine “dopo”.

Dunque, per essere puniti, la sostanza dovrà ancora avere effetti sul corpo nel momento in cui si è alla guida, e non conterà nulla l’aver fumato o assunto sostanze di questo tipo giorni prima. Sono insufficienti le analisi delle urine, che rilevano tracce di droga anche giorni dopo. Servono, invece, esami tossicologici su sangue e saliva, in modo da stabilire se la sostanza è attiva sul corpo quando si è alla guida in base alla direttiva.

Giovanni Messi

Giornalista pubblicista. Amante del motorsport e della scrittura, passioni che ho coniugato facendone il lavoro che amo. Non fermatevi mai davanti a nulla.

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