Nel Decreto Rilancio ci sono due novità al Codice della Strada: con l’attuazione delle misure governative, infatti, arrivano corsia ciclabile e casa avanzata. Due strumenti che, almeno nelle intenzioni, dovrebbero incoraggiare l’utilizzo di mezzi di trasporto più sostenibili come biciclette e monopattini.
La corsia ciclabile, una delle novità al Codice della Strada
Per quanto riguarda la corsia ciclabile si fa riferimento nel comma 3 lettera A dell’articolo 232 del Decreto Rilancio. Tra gli elementi realizzabili in una strada viene appunto aggiunta la corsia ciclabile. Ovvero “una parte longitudinale della carreggiata, posta a destra, delimitata mediante una striscia bianca discontinua, valicabile e ad uso promiscuo, idonea a permettere la circolazione sulle strade urbane dei velocipedi nello stesso senso di marcia degli altri veicoli e contraddistinta dal simbolo del velocipede“
Una definizione per descrivere lo spazio ricavato per le biciclette sul lato destro della corsia di una strada urbana, pitturato con la vernice. In un primo momento il governo aveva ipotizzato di rendere disponibili le corsie ciclabili anche alle moto, cosa che aveva attirato le proteste dei gruppi di pressione dei ciclisti. Nel documento finale le corsie sono destinate ai “velocipedi”, un’espressione con cui il Codice della Strada identifica biciclette e simili.
Cosa è la casa avanzata
L’altra novità che il Decreto Rilancio ha inserito nel Codice della Strada è la cosiddetta casa avanzata. Si tratta di un box pitturato in corrispondenza di un incrocio con semaforo riservato alle biciclette. Un posto, davanti alla linea di arresto dei veicoli a motore, che permette ai ciclisti di aspettare il verde in una posizione più visibile agli altri veicoli e, nel caso, poter svoltare per primi. Il decreto la definisce “una linea di arresto per le biciclette in posizione avanzata rispetto alla linea di arresto per tutti gli altri veicoli“. Il comma 3 lettera b contiene altre indicazioni. La casa avanzata, infatti, dovrà essere “posta a una distanza pari almeno a 3 metri rispetto alla linea di arresto stabilita per il flusso veicolare“, e riservata esclusivamente alle biciclette. In questo modo, quando scatterà il verde, potranno scattare prima delle auto e saranno ben visibili e gli automobilisti non rischieranno di travolgerle.