In questi ultimi tempi, si parla sempre di più della normativa Euro 7, ed ora il Governo vuole prendere in mano la situazione. Cosa accadrà.
La normativa Euro 7 conferma la volontà dell’Unione Europea di voler puntare tutto su una mobilità più sostenibile, nel proseguimento della transizione ecologica che arriverà a bloccare produzione e vendita delle vetture con motore a combustione entro il 2035. Per quello che riguarda la normativa, c’è da dire che le novità introdotte saranno moltissime.
L’entrata in vigore è prevista dal primo luglio del 2025, mentre, due anni più tardi, toccherà anche ai mezzi pesanti. Ci saranno dei limiti importanti alle emissioni, ma il tutto sta agitando e non poco le case costruttrici, che dovranno accelerare e non poco nella costruzione di veicoli che siano più sostenibili, continuando anche la conversione verso l’elettrico.
Sia le auto a benzina che le auto diesel, con l’introduzione della normativa Euro 7, avranno un limite uguale per ciò che riguarda le emissioni di ammoniaca, denominata NH3. Il valore massimo sarà portato a 20 mg/km. In seguito, dal 2035, tutte le auto ed i furgoni che saranno venduti nell’Unione Europea avranno emissioni di CO2 portati a zero, ma entro il 2050, si prevede che ancora il 20% continueranno ad emettere gas tossici.
A questo proposito, è stata proposta la nuova normativa, che avrà l’obiettivo di sostituire l’Euro 6. Come detto già in precedenza, ci sono molte parti in causa che non sembrano essere troppo d’accordo con la vicenda, come le stesse case costruttrici. Inoltre, c’è bisogno di diminuire i prezzi d’acquisto, perché tantissime persone, con i rincari odierni, non possono permettersi di comprare auto nuove. Ecco, dunque, cosa si sta decidendo nel governo.
Euro 7, ecco l’annuncio di Matteo Salvini
Continuano i discorsi relativi all’introduzione della normativa Euro 7, ed in questi ultimi giorni, ha iniziato ad intervenire in tal senso il Governo, nella persona di Matteo Salvini, Vicepresidente del Consiglio dei Ministri. Il leader della Lega, presente all’Automotive Dealer Day 2023 che si è tenuto a Veronafiere. Lo stesso Salvini ha fatto capire le intenzioni del nostro paese di mettere un freno a quelle che sono le indicazioni dell’Europa.
Il politico milanese ha parlato chiaramente, affermando: “La normativa è una proposta ovviamente sbagliata, e noi, come tanti altri paesi, abbiamo i numeri per cercare di bloccare questa operazione. Siamo ancora una minoranza, ma possiamo diventare una maggioranza“. Salvini si riferisce alla presenza, accanto all’Italia, di altri paesi come la Francia, la Repubblica Ceca, la Romania, il Portogallo, la Slovacchia, la Bulgaria, la Polonia ed anche l’Ungheria. Ovviamente, per sperare di fare qualcosa di importante, c’è bisogno dell’aggiunta di ulteriori paesi, che per il momento non si sono schierati a favore della cancellazione della normativa.
Come dicevamo prima, ci sono anche le case automobilistica al fianco dei suddetti paesi, come la Volkswagen che ha richiesto quantomeno un rinvio di un anno, spostando il tutto al 2026. La Skoda, dal canto suo, ha annunciato che c’è il rischio di licenziare ben 3000 dipendenti, ma anche Iveco e Renault si sono dimostrate in disaccordo.
