Una delle tasse che gli italiani sopportano a fatica si può completamente “schivare” se si rientra in una delle categorie esentate dal pagamento. Ecco cosa dovete sapere assolutamente sul bollo auto.
Pagare il Bollo Auto è qualcosa che per molti automobilisti italiani suona più come un’imposizione ingiusta piuttosto che come una tassa utile per rimpinguare le casse dello stato ma non c’è molto che si possa fare, a riguardo: sono anni che la tassa esiste e nessuno sembra intenzionato a proporre l’abolizione di questo balzello. Anche se va detto che ci sono delle scappatoie legali.
Ogni anno, le autorità italiane rivedono la lista delle categorie protette, quelle che possono non pagare il bollo o comunque beneficiare di importanti esenzioni sul pagamento dello stesso. Meglio rinfrescare la memoria ai nostri lettori, allora, onde evitare che qualcuno di voi magari per distrazione si preoccupi di pagare una tassa che ha diritto a “schivare” in pieno…
Partiamo dall’esenzione più nota: secondo la legge del cinque febbraio 1992 le persone che rientrano nella legge 104 ovvero con importanti disabilità fisiche o psicologiche che ne limitano l’indipendenza possono non pagare la tassa in quanto l’automobile è una loro prerogativa per aiutarli nella vita di tutti i giorni. Per certificare il tutto, è importante possedere l’apposito cedolino.
Viva l’elettrico
Discorso molto simile per le automobili di interesse storico ovvero quelle con oltre trent’anni che vengono inserite nell’apposito registro dei veicoli di interesse storico. In questo caso, l’esenzione o lo sconto sulla tassa dipende molto dalla Regione in cui vi trovate e di conseguenza, potete consultare l’apposito registro ACI per sapere se la vostra vecchia Fiat o Alfa Romeo è considerata esente dal pagamento del balzello.
Diverse Regioni italiane poi consentono grandi sconti o addirittura l’abolizione del bollo auto per i possessori di auto elettriche o con motore ibrido con Lombardia e Piemonte che propongono gli sconti migliori. Questa misura dovrebbe incitare la transizione ecologica, spingendo sempre più persone a comprare un’auto a zero emissioni per circolare in città.
Anche le vetture utilizzate per scopi umanitari e volontariato dalle ONLUS sono esentati dal bollo in molti territori italiani: attenzione però perché le vetture devono appartenere ad un’associazione, quindi se vi recate a fare volontariato per esempio in una mensa pubblica con il vostro veicolo personale, questo dovrà presentare una situazione delle tasse regolare. Queste sono le principali esenzioni, ogni territorio tuttavia ha i suoi regolamenti che vale la pena consultare.
