Byd Atto 2 (Byd) vale più di quel che costa -allaguida.it
Un SUV elettrico a questo prezzo sembrava impossibile. BYD ci sorprende con l’Atto 2, un’auto top level che promette di scombinare le carte nel mercato europeo.
Da che mondo è mondo vale un principio immutabile: compri quello che paghi. O per dirla in termini più di marketing: la qualità si paga. Aggiungiamo la solidità di questo principi al fatto che le auto elettriche costano indubbiamente troppo, e scopriremo che l’alto di gamma a batteria è un lusso veramente per pochi.
Oggi qualcuno ha deciso di ribaltare d’un colpo tutte queste convinzioni: BYD, il gigante cinese delle batterie, lancia una sfida interessante: un SUV compatto elettrico a 27.900 euro. L’Atto 2 non è piccola come si potrebbe pensare: lunga 4,31 metri, larga 1,83, alta 1,67. Dimensioni da vera europea, non da citycar asiatica. Il peso di 1.570 kg la rende agile, leggera per essere un’elettrica.
Esaminiamo insieme la scheda tecnica. Il motore elettrico ha tutta la potenza che serve: 130 kW, che tradotti fanno 174 cavalli. Zero-cento in 7 secondi netti, dati che fino a ieri erano territorio delle sportive. La velocità massima si ferma a 160 orari, più che sufficienti per viaggiare tranquilli in autostrada.
La ricarica nelle colonnine veloci è rapida per davvero: l’Atto 2 accetta fino a 65 kW in corrente continua. Tradotto: pause ragionevoli durante i viaggi lunghi. Per la ricarica normale abbiamo 11 kW in corrente alternata, standard per la categoria.
Gli interni appartengono a una categoria diversa da quello che suggerisce il prezzo. Niente sensazione di economia. I materiali sembrano robusti, l’assemblaggio preciso. La plancia segue le mode del momento senza esagerare. Tutto è al posto giusto, come in un’auto che costa il doppio.
Le vendite partono tra poche settimane. Il prezzo base di 27.900 euro suona come una sveglia per la concorrenza. Le versioni più ricche costeranno di più, ovvio, restando comunque sotto i prezzi medi della concorrenza europea.
L’Atto 2 somiglia a un’auto premium travestita da utilitaria. La qualità si vede e si tocca, ma non si paga. Dal peso contenuto ci aspettiamo consumi ragionevoli. Le prestazioni bastano e avanzano per ogni situazione.
BYD ha fatto un lavoro incredibile sui costi. L’auto sembra uscita da una fabbrica tedesca, costa come una compatta a benzina. Il mercato europeo dovrà fare i conti con questo nuovo arrivato che porta tecnologia seria a prezzi normali.
Vedremo con curiosità le prime prove su strada, che chiariranno ogni dubbio. L’elettrico accessibile a tutti non sembra più un’utopia. Sarà la prima ad essere realizzata?