È stato chiesto, con le accuse di bancarotta fraudolenta e truffa, il rinvio a giudizio per un imprenditore di 48 anni: al centro del raggiro quasi 1.200 auto a noleggio.
La Procura di Trento ha chiesto il rinvio a giudizio per un imprenditore spagnolo di 48 anni, accusato di bancarotta fraudolenta e truffa. Secondo gli inquirenti, il 48enne, amministratore della società Auto Click Italia srl, avrebbe raggirato diverse persone evadendo circa 30 milioni di euro.
Nello specifico, stando alle ricostruzioni della Guardia di finanza di Trento, l’imprenditore avrebbe acquisito delle vetture, quasi 1.200 in totale, con la formula del noleggio a lungo termine, poi le avrebbe rivendute sia in Italia che all’estero a clienti ignari del raggiro. Entrate che non sono state mai dichiarate evadendo il fisco. Ora il 48enne è ricercato e l’ultima volta sarebbe stato visto a Taiwan.
Una maxi-truffa quella scoperta dalla Guardia di finanza di Trento che ha portato la Procura della Repubblica a chiedere il rinvio a giudizio, con le accuse di bancarotta fraudolenta e truffa, per un imprenditore spagnolo di 48 anni.
Al centro del raggiro ci sarebbero numerose auto a noleggio. Secondo quanto scoperto dalle Fiamme Gialle nel 2020, come riportano varie fonti ed i colleghi della redazione di Rai News, il 48enne, amministratore della società Auto Click Italia srl, con sede fittizia nella città di Trento e dichiarata fallita nel 2019, tra il 2017 ed il 2018, aveva noleggiato 1.189 vetture, non pagando, però, il canone previsto dal contratto di locazione a lungo termine. Successivamente, avrebbe poi venduto le auto in questione in maniera illecita in Italia e all’estero a privati e concessionari ignari che sono stati, dunque, raggirati. I profitti delle vendite non sarebbero mai stati dichiarati al Fisco per un’evasione fiscale di quasi 30 milioni di euro.
Le indagini erano partite dopo le denunce presentate da alcune società finanziarie e di leasing. Dopo la scoperta, i militari della Guardia di Finanza avevano sequestrato 800 delle 1.189 auto noleggiate e poi vendute, per un valore di oltre 14 milioni di euro. Nell’operazione delle Fiamme Gialle erano coinvolte anche 14 persone denunciate a vario titolo per concorso in appropriazione indebita aggravata, riciclaggio, favoreggiamento e omessa dichiarazione dei redditi.
Per l’imprenditore, residente a Palma di Maiorca e amministratore unico della società Auto Click Italia srl, è scattato, invece, un mandato di arresto europeo, ma dal 2019 risulta irreperibile avendo fatto perdere le proprie tracce. L’ultima volta, sempre come riporta la redazione di Rai News, pare sia stato avvistato a Taiwan, in Asia. La Procura, come già accennato, ha ora chiesto il rinvio a giudizio e attende che l’uomo venga individuato dalle forze dell’ordine.