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Nissan DeltaWing, in evoluzione la batmobile in vista della 24 ore di Le Mans [FOTO E VIDEO]


Alla prossima 24 ore di Le Mans, in programma dal 16 al 17 giugno, Nissan sarà presente con una vettura da competizione decisamente insolita. A prima vista potrebbe sembrare quasi un incrocio tra una batmobile e uno strano prototipo di aereo militare. Il suo nome è DeltaWing, e si presenta con soluzioni tecniche innovative. Proprio per il suo schema unico, non rientra negli standard richiesti dall’ACO, l’Automobile Club de l’Ouest, storico organizzatore dell’evento motoristico. Avrà comunque la possibilità di correre fuori gara (con il numero 0) sul circuito e le verrà assegnato il box 56. La Nissan DeltaWing è frutto della collaborazione tra il produttore giapponese e team DeltaWing Racing. I primi studi sulla concept sono stati portati avanti proprio da questo team indipendente da un paio di anni, con grande attenzione alle caratteristiche aerodinamiche.

Dopo una sessione di test presso il circuito californiano di Buttonwillow, il team si è trasferito in Florida per partecipare ad una corsa dimostrativa sul tracciato di Sebring. Questa si è svolta nel contesto di un’altra gara di endurance, la Mobil1 12 ore, in uno dei circuiti più noti dello scenario automobilistico statunitense. Correre su una pista del genere è stato di fondamentale importanza per poter valutare il comportamento reale della vettura. Oltre al team DeltaWing e al personale messo a disposizione da Nissan è intervenuta anche la Elan Motorsport Technologies (EMT), un’azienda specializzata nella realizzazione di auto da corsa. Gli addetti ai lavori si sono dichiarati molto soddisfatti dei risultati raggiunti finora. Le varie simulazioni effettuate, soprattutto sulla singolare impostazione dello sterzo, sono state confermate anche su pista. Tuttavia in questa fase sono ancora indispensabili modifiche e una corretta messa a punto, e l’opportunità offerta da Sebring è stata colta al volo. Il circuito è noto per essere piuttosto impegnativo per le sollecitazioni meccaniche a cui sono sottoposte le auto.

Durante la settimana di test è stato possibile sistemare alcuni dettagli della vettura. Il designer di DeltaWing, Ben Bowlby, in un’intervista ha confermato tutta la soddisfazione del team per le prestazioni già raggiunte da questa Nissan rivoluzionaria. ‘Rispetto ad altre vetture realizzate per le competizioni di endurance e appartenenti alla categoria LMP1′ – afferma Bowlby – ‘la DeltaWing presenta circa la metà dei componenti. Tuttavia ci sono ugualmente più di 3.000 parti che non sono mai state messe insieme finora. È quindi impressionante vederle lavorare così bene’.
L’aspetto così strano, frutto di studi accurati di aerodinamica, ha attirato la curiosità del pubblico. A questo punto continuerà il duro lavoro di perfezionamento in vista dell’arrivo in Europa per la 24 ore di Le Mans.

L’idea alla base del progetto è stata quella di creare un’auto che come prestazioni potesse competere con le altre vetture presenti ad una gara di Endurance come la 24 ore di Le Mans, ma che risultasse estremamente efficiente e più ecosostenibile. Nel mondo dell’automobile il downsizing è ormai una realtà a tutti i livelli, e il desiderio del team di DeltaWing è stato quello di utilizzare questo progetto come trampolino di lancio per alcune tecnologie utili anche alle auto del futuro. Per poter essere accettata dall’ACO, pur rimanendo fuori gara, sono state apportate alcune modifiche. La più evidente è l’allargamento dell’abitacolo per poter così aggiungere il secondo sedile del passeggero, obbligatorio per tutte le vetture che corrono alla 24 ore francese.

È invece rimasta inalterata la linea di base, con il lungo muso stretto che ricorda un po’ le auto da record di velocità viste sulle distese salate di Bonneville in Utah, come l’italiana ‘GusGus’ Streamliner. In realtà, a differenza di quelle vetture, il muso così stretto non impedisce alla DeltaWing di avere uno sterzo perfettamente funzionante. Il vantaggio di una linea così strutturata sta proprio nella miglior aerodinamica, ma il team non si è fermato qui. Un altro punto di forza del progetto è la riduzione di peso portata a livelli estremi: il peso totale della vettura è di 475kg, grazie all’uso di leghe e materiali compositi.

A questo progetto ha poi aderito Nissan, che sulla scia dei successi di vendite ottenute, ha ritenuto opportuno appoggiare l’idea della DeltaWing fornendo così un suo propulsore. Rispetto ad altre auto che hanno proposto soluzioni insolite per la tecnologia propulsiva (basti pensare all’Audi R10 TDI del 2005 o ai recenti modelli ibridi a trazione integrale) il motore della ‘batmobile’ di Nissan è decisamente ordinario. La scelta è ricaduta sul 4 cilindri 1.6 litri benzina DIG-T portato alla ragguardevole potenza di 300 cavalli. A questa partnership si è poi aggiunta anche Michelin, che fornirà i suoi pneumatici. Ecco un interessante video in cui i responsabili del progetto parlano della DeltaWing.

Mattia Papili

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Mattia Papili