Dura mazzata da parte del Governo, con lo sconto tanto atteso che ora sarà solo un lontano ricordo per gli automobilisti.
Da un punto di vista delle vendite non siamo di certo di fronte al miglior periodo per quanto riguarda la vendita delle auto, con il Governo che in questi anni sta provando in tutti i modi a risolvere il problema. Gli incentivi al momento sono davvero essenziali, soprattutto per quanto riguarda quelle auto elettriche che non ne vogliono davvero sapere di voler imporsi nel settore.
Le motivazioni sono diverse, partendo per prima cosa da un prezzo che molto spesso è ben superiore rispetto a quello delle termiche. A peggiorare il tutto ci pensa anche il fatto che le prestazioni non sono di certo all’altezza, anzi sono decisamente inferiori, in particolar modo se si tiene conto dell’autonomia.
Per fortuna però vi erano stati una serie di aiuti che avevano permesso ai cittadini di poter risparmiare qualcosa, con degli incentivi che nel 2024 erano stati sostanziosi. Ora però giungono delle tristissime notizie che rischiano davvero di mandare ancora di più in crisi l’economia delle quattro ruote, con il contraccolpo che sarà molto forte.
Non ci sarà più modo di avere a disposizione degli incentivi statali nel 2025, con la notizia che giunge direttamente dal Senato dalle parole del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Dal suo punto di vista non vi è stato un sostanziale miglioramento dell’industria automobilistica grazie a questi aiuti, il che ha fatto sì che non vi sia più bisogno di rinnovarli.
“Dobbiamo prenderne atto e concentrare le risorse sugli investimenti”. Con queste parole Urso di fatto ha fatto capire come non sia necessario dare forma a degli incentivi se alla fine le auto non sono ancora pronte per essere davvero attraenti per i cittadini. Il taglio dunque sul “Fondo Automotive” sarà dell’80%, con il 2025 che non dovrebbe essere l’unico anno senza incentivi.
Urso inoltre ha sottolineato come anche l’Unione Europea debba iniziare a fare la propria parte, con il 2035 che deve essere visto in modo diverso, soprattutto perché ciò che conta è arrivare alla neutralità tecnologica, a prescindere da come ci si arriverà. Il Governo Meloni dunque vara un taglio degli incentivi delle auto, con il 2024 che di sicuro non è stato un anno memorabile per il settore e serviranno dei grossi sviluppi in merito per rimanere competitivi e al passo con i tempi.