Cambia tutto per quanto riguarda l’assicurazione obbligatoria: il nuovo decreto del governo fa slittare tutto.
Tra la nuova legge di bilancio e le riforme approvate, l’ultimo trimestre dell’anno è come sempre ricco di riforme e cambiamenti. Anche sul fronte delle assicurazioni questo fine anno potrebbe portare novità per i cittadini, una nuova normativa del governo potrebbe presto cambiare le carte in tavola anche su questo fronte. La manovra potrebbe fare slittare la data su questa polizza obbligatoria che ha fatto ampiamente discutere nell’ultimo periodo.
Ad essere coinvolti in prima persona in questo cambiamento questa volta non sono i privati cittadini, ma le aziende che operano nel nostro territorio. La tutela del lavoro e delle imprese è ovviamente un tema centrale, per chi investe ma anche per i cittadini e per le istituzioni. Ovviamente però questo deve avvenire nel rispetto delle norme che le aziende devono rispettare per svolgere la propria attività in sicurezza e nel rispetto dello stato, dei cittadini, dei propri dipendenti, e del proprio stesso investimento.
Nella bozza del DL Milleproroghe, attualmente sul tavolo del Consiglio dei ministri, è indicata la proroga sull’obbligo di stipulare la polizza assicurativa contro i righi catastrofali, prevista dal nostro ordinamento per tutte le aziende che hanno sede legale in italia o organizzazione nel nostro territorio, salvo quelle agricole. Le imprese avranno tre mesi in più per provvedere, dal 31 Dicembre 2024 al 31 Marzo 2025.
L’obbligo assicurativo, secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio del 2024, è previsto a tutela degli eventuali danni causati da calamità naturali (terremoti, alluvioni o frane) ed eventi catastrofali a carico di terreni, macchinari, attrezzature o impianti utilizzati per l’impresa e iscritti nello stato Patrimoniale, che non siano già coperti da altre assicurazioni. Come di consueto, i premi di assicurazioni verranno calcolati in base al livello di rischio, calcolato su parametri come la posizione geografica o le misure preventive messe in piedi dalle aziende.
Il decreto stabilisce anche gli indennizzi da attribuire, in base alla somma assicurata (l’intero importo per polizze sino al milione, non meno del 70% per somme che vanno da 1 a 30 milioni, massimali decisi liberamente in caso di importo superiore ai 30 milioni). Sono previste pesanti sanzioni per chi entro la scadenza, in questo caso salvo imprevisti con l’approvazione del devreto spostata a Marzo 2025, non avrà provveduto a stipulare la polizza.