Nessuno stop a benzina e diesel: dietrofront storico e terremoto in Europa

Auto a benzina e diesel, arriva la retromarcia: dietrofront in Europa, cambia di nuovo tutto

La transizione ecologica per un mondo più pulito ma anche e soprattutto per renderlo più vivibile. I “grandi” della Terra stanno varando piani per combattere l’inquinamento che, di fatto, sta distruggendo il Pianeta. D’altronde non è un mistero di come sia il principale colpevole dei disastri climatici che imperversano nei Paesi di tutto il mondo, dall’Italia alla Spagna ma anche nel resto d’Europa e negli Stati Uniti.

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Nessuno stop a benzina e diesel: dietrofront storico e terremoto in Europa – Allaguida

E le auto sono considerate decisamente inquinanti: con le loro emissioni derivanti dal bruciare benzina o diesel producono sostanze nocive a cui va messo un freno. Certo, negli ultimi anni c’è stata una dura lotta alle emissioni delle vetture ma l’Unione Europa è scesa in campo per dare il via ad una rivoluzione drastica.

Una vera e propria deadline oltre la quale nulla sarà più come prima: a partire dal 2035 non si potranno vendere più auto a combustione interna ma solo ad emissioni zero. Un vero e proprio terremoto, un annuncio che ha sconquassato tutti, con i marchi corsi ai ripari per iniziare la conversione delle fabbriche.

Auto a benzina e diesel, arriva il colpo di scena: cambia tutto in Europa

E così sono sempre più le auto elettriche prodotte, per una strada che fin qui non ha portato grandi risultati: almeno in Italia (ma anche nella maggioranza dei Paesi europei), i costi alti per la produzione di queste auto ha come conseguenza importi elevati per quanto riguarda i prezzi di listino che di fatto scoraggiano gli automobilisti, pronti a virare sui motori endotermici che, a parità di veicoli, costano decisamente meno.

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Auto a benzina e diesel, arriva il colpo di scena: cambia tutto in Europa – Allaguida

Una decisione, quella dell’Unione Europea, che ha scontentato tutti, in primis i Paesi dei costruttori leader del mercato, vista la crisi sempre più grande dei brand. Ed a tal proposito, c’è ancora una speranza per il “partito dei no”. Come riporta la Reuters, agenzia di stampa internazionale, il più grande gruppo politico del Parlamento Europeo, il Partito Popolare Europeo che di fatto è anche lo schieramento di Ursula Von der Leyen, Presidente della Commissione UE, ha dato il via ad una campagna di indebolimento nei confronti delle politiche europee per la riduzione di emissioni di CO2 delle auto.

L’obiettivo è invitare Bruxelles ad una retromarcia sul Green Deal anche e soprattutto per la crisi in cui sta navigando il settore automobilistico. Secondo il documento del PPE il divieto dovrebbe essere revocato: a tal proposito, invece, andrebbero supportate le auto plug-in che hanno motore a combustione ed elettrico e le vetture con carburanti alternativi e biocarburanti.

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