Le multe con l’autovelox sono la cosa più temuta da tutti gli automobilisti che si mettono in viaggio sulle autostrade italiane. L’ultima sentenza è rivoluzionaria
Tutta una serie di contravvenzioni che sono state comminate con l’uso degli autovelox verranno annullate dopo l’ultima decisione della Cassazione. Una buona notizia che ha fatto sorridere parecchi cittadini
Il periodo estivo è per antonomasia la fase dell’anno dedicata alle vacanze, al mare e alle multe. Si perché il trasporto su gomma, metodo preferito da gran parte degli italiani per raggiungere i luoghi di villeggiatura, nasconde anche alcune insidie. Sulle strade ad alta percorrenza sono dislocati una serie di controlli elettronici della velocità che possono trarci in inganno, portandosi a subire delle contravvenzioni.
Dai moderni sistemi di tutor, che calcolano la media di percorrenza su un tratto medio (circa una decina di chilometri), fino ai classici autovelox piazzati dalle forze dell’ordine nei punti più disparati. Bisogna fare attenzione a rispettare i limiti di velocità in quel punto specifico, anche perché molto spesso vengono messi in aree dove la soglia è inferiore rispetto ai canonici 130 km/h.
Con il passare degli anni sono aumentate le tutele nei confronti degli automobilisti in materia di autovelox e di avvisi. Una volta veniva condotta una pratica (oggi illegale) di avviso nei confronti di chi proveniva dalla parte opposta della carreggiata. Qualche colpo di abbaglianti per rimarcare la presenza di pattuglie e “macchinette“. Oggi di questo non c’è più bisogno, visto che devono essere presenti dei cartelli di avviso nei punti in cui si controlla la velocità.
La segnaletica in presenza di un autovelox è ormai una prassi di legge prevista dal Codice della Strada. Proprio in caso di assenza della medesima le multe possono risultare anche non valide e da annullare.
Secondo quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, il 31 agosto 2023, l’automobilista ha ragione qualora non ci sia una segnalazione dell’apparecchio, massimo 1 km prima del posizionamento. Nel fatto specifico era stata fatta causa all’Unione dei Comuni da parte di un cittadino che aveva ricevuto una multa di 550 euro per eccesso di velocità.
Già in passato la Cassazione aveva stabilito che gli autovelox, oltre ad essere visibili e non nascosti, devono essere opportunamente comunicati agli automobilisti, a tempo debito. Niente macchinette posizionate nella vegetazione, o nelle auto della polizia senza lampeggiante acceso. Per quanto riguarda il tutor, poi, l’organo istituzionale ha anche stabilito che deve essere indicato il punto di fine controllo.