Cosa succede se si prendono delle multe mentre si guida all’estero? Una domanda che in molti si sono fatti e che ha una risposta precisa nella Legge
Quanti di noi hanno intrapreso un viaggio affittando una macchina in un altro paese o ha deciso di partire dall’Italia per raggiungere qualche meta europea? Un’infrazione può capitare e a quel punto cosa succede per pagare la multa?
Per molto tempo il circolare sulle strade straniere è stato un liberi tutti, senza grossi rischi di incorrere in contravvenzioni salate. Questo perché o si veniva fermati dalla polizia del luogo, che notificava l’infrazione, oppure era praticamente impossibile ricevere la multa una volta tornati a domicilio. Troppo complicato andare a ritrovare i responsabili e soprattutto trovare un accordo comune a livello giurisdizionale tra i vari Stati.
L’Unione Europea, però, ha deciso di mettere un freno a questa tendenza e ha trovato un accordo per la trasmissione transfrontaliera delle multe. Il Consiglio Europeo per la Sicurezza Stradale (Etsc) e la rete europa delle Polizie Stradali (Tispol), hanno studiato un modo appropriato di poter rendere effettiva la notifica di qualsiasi violazione del Codice della Strada anche in un altro Paese membro.
In questo modo non esistono più le cosiddette “multe a vuoto” ma si rischiano le stesse sanzioni del proprio territorio. In tutti e 28 gli Stati membri dell’Unione Europea, può essere recapitata una lettera di informazioni nella lingua locale, con la violazione commessa e l’importo da pagare. Questo sistema di “Cross Border” si basa su uno scambio di dati interconnesso tra i vari territori comunitari e con un database comune creato tra le varie motorizzazioni civili.
Multe prese all’estero: come funziona per il pagamento e come vengono notificate
Quali sono le infrazioni che ci possono portare a ricevere delle salate multe anche all’estero? La lista comprende il classico eccesso di velocità (prima infrazione stando ai numeri), poi l’uso del telefono cellulare alla guida, fino al mancato uso delle cinture di sicurezza.
Ovviamente non mancano riferimenti al passaggio col rosso ai semafori, la guida in stato di ebbrezza (con durissime sanzioni) e la circolazione su corsia vietata.
Assieme alla lettera con la multa, l’automobilista riceverà anche un modulo con il quale potrà richiedere una eventuale correzione o contestazione (tempo 60 giorni). A differenza di quanto avviene in Italia, la multa non deve essere consegnata tramite posta raccomandata, quindi può capitare (ed è valido) anche di ricevere una missiva ordinaria.